Fabriano: Pellegrinaggio a Subiaco organizzato dal Monastero di San Silvestro
Nuovo pellegrinaggio nell’anno giubilare a Subiaco, organizzato dal Monastero di San Silvestro di Fabriano, lo scorso sabato 10 maggio con una destinazione dal profondo significato spirituale che ripercorre la vita monastica di San Benedetto da Norcia. Entusiasta l’Abate Priore don Vincenzo Bracci, in questi giorni nello Sri Lanka per partecipare al Capitolo Generale dell’Ordine Benedettino Silvestrino: “Dopo aver vissuto il pellegrinaggio per il Giubileo nella Basilica di San Pietro e nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura insieme a Papa Francesco, dove c’era la preghiera ecumenica, si è pensato di vivere un pellegrinaggio a Subiaco nel Monastero di Santa Scolastica ed al Sacro Speco. Un luogo bellissimo dove il giovane Benedetto, fuggito da Roma, ha iniziato l’esperienza prime eremitica e poi cenobitica. Si è formato questo gruppo di circa settanta persone e con loro abbiamo vissuto un bel pellegrinaggio, sia dal punto di vista della preghiera, in quanto abbiamo celebrato le Lodi ed il Vespro (animate dal diacono monaco don Marco Messi) e l’Eucarestia nella Basilica di Santa Scolastica. In tutto questo pellegrinaggio ci ha accompagnato la presenza spirituale del nuovo Papa Leone XIV°, eletto proprio alcuni giorni prima, che abbiamo nominato per la prima volta nella preghiera eucaristica”. A preparare il gruppo di pellegrini con un’attenta narrazione sulla storia del Monastero di Santa Scolastica e del Sacro Speco è stato lo storico e studioso fabrianese Jacopo Angelini :“A Subiaco abbiamo due siti storici benedettini fondamentali per comprendere la vita di San Benedetto da Norcia, candidati a diventare come insediamenti benedettini alto medievali siti Unesco Patrimonio dell’ Umanità, a cui ho collaborato nella candidatura assieme al prof. Tommaso Falconieri di Carpegna, professore di storia medievale dell’Università di Urbino. Il Sacro Speco è la grotta dove San Benedetto passò tre anni in eremitaggio aiutato dal monaco Romano, che gli calava il cibo dalla parete del monte Taleo. Poi San Benedetto fondò nel 520 dodici monasteri con dodici monaci, ognuno sotto la sua direzione, e l’unico che è rimasto è proprio quello di Santa Scolastica, costruito con gli spogli della villa dell’imperatore Nerone, che aveva realizzato tra bacini artificiali nella alta valle dell’Aniene, da dove partivano quattro acquedotti per la città eterna. Proprio Santa Scolastica è il più antico monastero benedettino in Italia”. Dopo aver visitato il Monastero di Santa Scolastica e pranzato nella foresteria, i pellegrini hanno potuto scoprire la magnificenza del Sacro Speco. Intensa la riflessione, a chiusura del pellegrinaggio, di don Stefano Sabbatini OSB Silv.: “Ringrazio vivamente il Priore per avermi invitato calorosamente a questo pellegrinaggio verso la terra nella quale tutta la nostra storia di monaci benedettini è germogliata. Dalla visita del monastero iniziata con una celebrazione eucaristica, alla visita del Sacro Speco, ringrazio il Signore per avermi fatto provare una grande gioia al vedere come l’incessante opera dello Spirito guidò S. Benedetto in un luogo semplice, povero ma ricco di Fede dal quale tutta la nostra storia è nata e per cui ancora oggi siamo dediti al servizio della Chiesa. Osservare questa meraviglia mi ha confermato di più la vocazione all’ordine benedettino che credo essere la base di tutta la nostra vita. In questi luoghi ho trovato una linea di congiunzione tra Sacro e Profano, dove la storia e l’architettura trovano il loro senso ultimo nella Fede. Grazie alla Fede, il tutto che ho potuto gustare da questa esperienza non rimane una mera esperienza ma un segno tangibile per la mia vita. Grazie a tutti i nostri amici che hanno partecipato a questo pellegrinaggio per la loro accoglienza e soprattutto per avermi fatto gustare la gioia della fraternità e della comunione che trovano il loro senso ultimo in Cristo Gesù nostro Signore. In tutto ciò, a conclusione, non posso ringraziare il Signore per questo giorno e, come dice San Benedetto nella Regola ‘Ut in omnibus glorificetur Deus’ (affinché in ogni cosa sia glorificato Dio)”. Un ringraziamento speciale all’oblato Adriano Abatelli per la perfetta organizzazione del pellegrinaggio, al Priore don Vincenzo Bracci, a don Ireneo, don Marco, don Stefano e al diacono Luciano Allegrezza per aver accompagnato spiritualmente il gruppo di pellegrini in questo indimenticabile momento di Fede. Siamo ‘Pellegrini di Speranza’ in questo Giubileo iniziato con Papa Francesco e che prosegue oggi con il Santo Padre Leone XIV°.
Gigliola Marinelli
Monastero di Santa Scolastica
Sacro Speco