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Don Umberto Rotili: “Aprirà a Sassoferrato il Piccolo Teatro della Luce”. Il debutto il 26 gennaio

Sassoferrato – Aprirà domenica 26 gennaio il Piccolo Teatro della Luce voluto dal parroco di San Facondino di Sassoferrato, don Umberto Rotili. Un gradito ritorno: il cinema teatro a Sassoferrato è da sempre un punto di riferimento per tutti, perché anticamente quando è stato realizzato, era l’unico centro aggregativo dei giovani. La sua funzione principale era quella di cinema e raccoglieva nelle domeniche pomeriggio tutti i bambini e ragazzi che andavano lì a vedere i film e i cartoni animati. «Con il tempo, soprattutto dopo l’avvento delle sale cinematografiche più grandi, la piccola saletta di Sassoferrato ha perso la sua funzione di cinema, rimanendo inutilizzata per tanto tempo finché non è stata rimessa in uso negli anni 2000, trasformandola da cinema a un piccolo cinema-teatro» racconta il sacerdote. Nei mesi scorsi, una volta diventato parroco di San Facondino, l’idea di restituirlo alla città, come un piccolo polo culturale in cui ciascuno potrà realizzare ciò che è meglio crede, trovando uno spazio funzionale che possa fare al proprio caso. «La struttura – dice Rotili – è stata dotata di un moderno impianto video, con cui poter fare proiezioni, un impianto audio con microfoni a disposizione, e soprattutto un impianto luci con fari da Teatro che possano aiutare a realizzare eventi. La capienza dei posti è di 70 persone. Il luogo si presta molto per poter organizzare presentazioni di libri, talk show, conferenze e magari anche qualche proiezione». L’ha chiamato Piccolo Teatro della Luce, «perché questo vuole essere per Sassoferrato. Un luogo in cui poter sprigionare la propria creatività, realizzare le proprie idee, messo a disposizione di tutti coloro che vogliono in qualche modo avere un proprio palcoscenico per promuovere le proprie iniziative» conclude don Umberto Rotili. Il 26 gennaio alle 16 in via con la presentazione del libro di Paola Ballanti “Carmencita e il filo magico”, un’artista sassoferratese che collabora con InArte di Anna Massinissa.

Marco Antonini