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Cartiere, si attende l’avvio della formazione per i dipendenti in cassa integrazione

Fabriano – Sono due gli appuntamenti da mettere in agenda a gennaio per quanto riguarda il caso dei dipendenti ex Giano delle Cartiere che sono attualmente in cassa integrazione dopo lo stop produttivo alla macchina F3 che produceva risme di carta per fotocopie. «Il 24 gennaio – dice Valerio Monti, Uilcom Uil – ci incontreremo, tutti noi sindacati, con l’azienda. Sarà l’occasione per parlare nel dettaglio dei ricollocamenti dei prossimi mesi e il piano industriale dell’azienda. Poi – prosegue il sindacalista – ci sarà un summit in Regione per pianificare i corsi di formazione per il personale ancora in cassa integrazione». Per quest’ultimo appuntamento non c’è ancora una data fissata, ma sarà sicuramente presto per permettere ai dipendenti coinvolti di formarsi e di essere poi ricollocati negli altri segmenti del gruppo Fedrigoni dove si è deciso di investire maggiormente. La tabella di marcia è arrivata a poche ore dall’incontro, in via telematica, con il Ministero del Lavoro, alla presenza della Regione, dei sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Chimici Carta e Stampa, le Rsu e della proprietà. E’ stato il primo appuntamento dell’anno per quanto riguarda la vertenza delle Cartiere di Fabriano a seguito della presentazione, da parte della società Giano, della richiesta della Cassa integrazione straordinaria per area industriale di crisi complessa. Sono 114 i lavoratori interessati, 100 operai e 14 impiegati, tutti dei siti di Fabriano e Rocchetta. 59 sono già ricollocati nelle Marche. «Si abbassa il numero iniziale dei 173 coinvolti a 114 lavoratori ancora da ricollocare nei 12 mesi che abbiamo davanti. Il trattamento sarà fino al 31 dicembre 2025» conclude Monti. Dalla riunione ministeriale è emerso che la società anticiperà alle normali scadenze di paga il trattamento straordinario di integrazione salariale: è stato anche quantificato l’onere a copertura dell’utilizzo della stessa per il corrente anno per un importo di spesa pari a circa euro 1.900.000 euro.

m.a.