Cartiere, i sindacati chiedono criteri chiari per la ricollocazione del personale
Si è tenuto ieri pomeriggio un nuovo incontro tra Gruppo Fedrigoni e sindacati, il primo dopo la firma dell’accordo avvenuta lunedì in Regione, ad Ancona, per il completamento della procedura che porta alla cassa integrazione straordinaria per un anno i dipendenti delle Cartiere dei siti di Fabriano e Rocchetta dopo la chiusura della società Giano. Ieri Rsu e Segreterie Territoriali di categoria si sono incontrati con i vertici aziendali per approfondire tutto ciò che riguarda le valutazioni, gli spostamenti, i giudizi e i ricollocamenti. Si è entrati nel dettaglio dei primi spostamenti fatti, una settantina, viste anche le lamentele e le critiche delle ultime settimane. «L’Azienda è aperta al dialogo. Abbiamo chiesto criteri per la ricollocazione e che sia piuttosto rapida. Dopo l’Epifania ci sarà un nuovo Tavolo con l’azienda per i processi di formazione del personale che dovranno partire con l’anno. Nel frattempo – dice Paolo Pierantoni Ugl Carta e Chimici – sono arrivate 14 richieste per gli stabilimenti del Nord Italia che permettono di recuperare ulteriori posti per il ricollocamento. Il nostro compito, ribadito in ogni sede, è portare gli esuberi a zero». L’incontro di ieri si è tenuto anche a seguito delle preoccupazioni del personale dopo la prima ondata di ricollocazione non solo a Fabriano. «Abbiamo voluto approfondire il metodo e il criterio utilizzato dall’Azienda soprattutto in virtù di alcuni demansionamenti e trasferimenti proposti. Sono stati fatti passi in avanti, ma non ci sarà completa soddisfazione fino a che l’obiettivo di ricollocare tutti i coinvolti non sarà raggiunto» ha detto Valerio Monti, Uilcom Uil Marche. Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl oltre alle RSU, chiedono di far partire quanto prima la formazione. In questi giorni si è parlato anche dei 21 somministrati “Randstad” e di quelli della società che fa logistica e trasporti “Nicma facility spa” perché direttamente coinvolti anche loro nei licenziamenti e riduzione del personale lavorando a tutti gli effetti per la società Giano/Fedrigoni degli stabilimenti marchigiani. «L’azienda dopo notevoli pressioni delle organizzazioni sindacali – ha evidenziato Monti – riguardo solamente i somministrati in staff leasing (8/9 lavoratori), si riserva di valutare l’opportunità di introdurre anche per loro degli incentivi economici». I sindacati anche ieri hanno richiesto con forza un nuovo piano industriale dettagliato e chiaro. «Vorremmo una volta per tutte, nero su bianco, capire quali saranno gli investimenti che l’Azienda rivolgerà verso l’area Marche e quali siano i nuovi business che andremmo a produrre» le loro parole. La cassa integrazione, ricordiamo, interesserà 173 lavoratori (139 operai, 34 impiegati) in forza nelle unità produttive site in Fabriano. Per quanto riguarda gli appuntamenti: il prossimo incontro sarà al Ministero del Lavoro, il 7 gennaio 2025, per l’esame congiunto relativo proprio alla cassa integrazione straordinaria. Da segnalare, infine, che alcuni lavoratori hanno invece preso la decisione di non essere ricollocati negli altri stabilimenti del Gruppo.
Marco Antonini