Concetta Marruocco, il ricordo. Un anno dopo
«Concetta era, è, e rimarrà una di noi. Il nostro impegno continuerà, sempre, anche nel suo nome». Così, ieri, l’associazione Artemisia ha voluto ricordare Concetta Marruocco, l’infermiera di 53 anni barbaramente uccisa un anno fa, nella notte tra il 13 e il 14 ottobre, nella sua abitazione di Cerreto d’Esi, dal marito Franco Panariello, dal quale si stava separando. Nel comprensorio fabrianese questa brutta pagina di cronaca ha lasciato sgomento e indignazione. In prima linea l’associazione Artemisia che ha pubblicato sui social un ritratto di Concetta e una dedica che impegna tutti a fare qualcosa in più per questa società. A ricordare la donna ci pensa il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini: «Ad un anno dalla tragica scomparsa della cara Titti, la comunità è ancora scossa dal dolore. Il ricordo di Concetta è più che mai vivo nelle persone che l’hanno conosciuta come una donna generosa e sempre disponibile. Una scomparsa avvenuta in queste circostanze – dice il primo cittadino – non potrà mai essere digerita da qualsiasi comunità. L’Amministrazione comunale si unisce alla sua famiglia nel ricordo, un anno di dolore, di riflessione e di domande senza risposta per un fatto atroce che purtroppo la cronaca ci racconta troppo spesso». Per questo domenica si è pregato per Concetta nel corso della Messa che è stata celebrata nella chiesa Collegiata di Cerreto d’Esi. L’assessore ai Servizi Sociali, Michela Bellomaria, spiega: «A dodici mesi dal tragico femminicidio di Titti, abbiamo colto ogni occasione istituzionale e di sensibilizzazione per ricordarla affinché la sua memoria rimanesse sempre viva nella nostra comunità. È, se possibile, aumentata la consapevolezza della necessità di una sinergia tra enti e territori, soprattutto in quelli montani, che ci aiuti a contrastare e, soprattutto, prevenire la violenza sulle donne». Intanto il processo va avanti. Recentemente la figlia, presente in casa in quei tragici momenti in cui 43 coltellate hanno messo per sempre la parola fine alla vita di Concetta, ha testimoniato nel processo che vede suo padre imputato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’uomo, reo confesso, difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto, è in carcere dal giorno del delitto. Sul 55enne pendeva il divieto di avvicinamento sia alla moglie che alla figlia. Tutte e due sono parte civile nel processo dove l’uomo è imputato per maltrattamenti. Per denunciarlo Titti si era rivolta all’associazione Artemisia, che nel processo per l’omicidio è assistita dall’avvocato Cesira Carnevali. Prossima udienza il 25 ottobre.
Marco Antonini