In evidenza

Fabriano – Anziana rapinata in casa in piena notte. Denunciato 31enne. Polizia recupera la collana d’oro

I Poliziotti del Commissariato di Fabriano rintracciano e denunciano il presunto autore di un
violento ed esecrabile reato. L’ultima notizia di cronaca riguarda una rapina avvenuta in casa.

La nota

Il fatto di riferimento risale agli ultimi giorni dello scorso mese di luglio quando, in ore
pomeridiane, si presentava al Commissariato di Pubblica Sicurezza cittadino una donna
ultraottantenne che, tra singhiozzi e frasi talvolta disarticolate, narrava di essere stata oggetto di
una aggressione a seguito della quale un uomo le aveva strappato ed asportato la catenina d’oro
che indossava al collo.
Gli Operatori che ascoltavano le parole della donna non potevano non notare un forte arrossamento
che interessava tutta la parte inferiore del suo volto. Per questo richiedevano l’intervento del 118
che, tempestivamente, giungeva in Commissariato e provvedeva a trasportarla al pronto soccorso
cittadino. Qui veniva medicata per un forte trauma contusivo al volto e le venivano consigliati 25
giorni di prognosi salvo complicazioni.
Anche alla luce della diagnosi formulata, la versione della anziana veniva quindi approfondita in
occasione del suo ritorno in Commissariato: messa a proprio agio e rassicurata dalla presenza e
dall’atteggiamento protettivo dei Poliziotti, la donna iniziava la narrazione di quanto a lei
accaduto.
In particolare denunciava che, il pomeriggio precedente, mentre passeggiava nei pressi della sua
abitazione, in pieno centro storico di Fabriano, le si era avvicinato un uomo intorno alla trentina il
quale, con modi affabili, iniziava a parlarle. Asserendo essere in stato di bisogno dovuto alla
perdita di lavoro, chiedeva alla anziana, nel frattempo giunta nei pressi di casa, di poter avere un
bicchiere d’acqua.
La donna lo faceva entrare in casa e lo faceva accomodare in cucina: bevuta l’acqua, l’uomo
chiedeva di andare in bagno ed anche in questo caso l’ospitante acconsentiva alla richiesta. Dopo
aver scambiato qualche altra chiacchiera, l’uomo se ne andava: in casa restava la donna: sola in
quanto l’unico congiunto è un figlio che lavora fuori Italia.
Dopo avere cenato e guardato un po’ di TV, l’anziana di coricava. In piena notte veniva svegliata
dalla percezione di una presenza nella camera da letto: avvertita come a lei molto prossima, tentava
di alzarsi ma una mano le premeva violentemente il volto premendole il capo sul cuscino: la
seconda mano dell’ignoto assalitore le strappava la catenina d’oro che portava al collo. La donna
tentava tuttavia di divincolarsi ma un violento pugno al volto la faceva desistere. Quindi, dopo
avere guadagnato velocemente la zona giorno, il rapinatore faceva perdere le proprie tracce.

Le urla di dolore e di allarme della anziana venivano udite dai vicini che, conoscendola e sapendo
della esistenza di un fratello residente in Fabriano, telefonavano a quest’ultimo che interveniva
immediatamente. Dopo avere prestato le prime cure, questi verificava che l’assalitore era penetrato
in casa dopo avere forzato una finestra dell’appartamento che dava sul piano stradale.
L’indomani mattina, l’imposta veniva fatta aggiustare e, nel pomeriggio che seguiva, la rapinata
si portava in Commissariato per la denuncia. Il dolore provocato alla donna dall’evento delittuoso
si acuiva, durante la narrazione, al ricordo affettivo costituito dalla catenina rapinata (le era rimasto
solo il crocifisso, caduto tra le coperte, in quanto l’anello che lo legava alla catenina si era spezzato
con la violenza dello strappo) che avrebbe voluto lasciare al figlio dopo la sua morte.
Le indagini degli Agenti, immediatamente attivate e valorizzate dalle testimonianze di alcuni
vicini di casa della rapinata che avevano avuto modo di vedere il gentile uomo che l’aveva seguita
fino a casa il pomeriggio precedente, consentivano di delineare un profilo descrittivo del rapinatore
abbastanza preciso e tale da indirizzare i primi sospetti: la contestuale attività di verifica degli
esercizi commerciali “compro—oro” cittadini permetteva di conoscere che il pomeriggio
successivo ai fatti delittuosi, un uomo aveva versato in uno di questi una catenina d’oro
corrispondente alla descrizione di quella asportata alla anziana, dalla cui vendita aveva ricavato
500 euro.
La catenina veniva, per questo, sottoposta a sequestro: velocissima era l’attività finalizzata al
rintraccio del venditore la cui descrizione, nella conoscenza del territorio dei Poliziotti, si
sovrapponeva a quella dell’uomo che la anziana aveva accolto in casa.
Questi veniva rintracciato, in quella serata, presso la propria abitazione fabrianese che lo ospita da
circa due anni: si trattava di un 31enne cittadino extracomunitario, in regola con il permesso di
soggiorno, con pregressi giudiziari. Questi teneva, nella circostanza, un atteggiamento
collaborativo con gli inquirenti. Veniva denunciato alla Autorità Giudiziaria per rapina aggravata
e, autonomamente, lasciava la città di Fabriano.