Ricostruzione post sisma – Commissario Castelli scrive a Sorci: “Faremo presenti le anomalie segnalate”
Il Commissario Castelli scrive all’ex sindaco di Fabriano e attuale consigliere di minoranza, Roberto Sorci, che aveva fatto presente due criticità che riguardano chi combatte, da anni, per la ricostruzione post terremoto. «Mi attiverò per colmare il vuoto normativo, faremo presenti al Ministero dell’Economia le anomalie segnalate. Per evitare sperequazioni serve norma di legge». Ieri il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, è intervenuto in risposta alle sollecitazioni pervenute da Roberto Sorci, riguardanti l’esenzione Imu e sulle tariffe delle utenze idriche per i cittadini che devono momentaneamente traslocare per lavori di ricostruzione. I due temi sono stati portati all’attenzione dall’ex sindaco. «C’è il caso – dice Sorci – di un condominio dichiarato nel 2016 solo in parte inagibile, con 15 abitazioni. Tecnicamente un immobile unico, ma dove otto unità sono risultate inagibili e le restanti sette agibili. Attualmente tutto lo stabile ha ottenuto l’autorizzazione alla ricostruzione e anche i sette nuclei abitativi degli appartamenti dichiarati all’epoca agibili hanno obbligatoriamente dovuto lasciare l’immobile e devono pagare regolarmente la tassa». Sulla questione precisa Castelli: «L’attuale quadro normativo prevede l’esenzione Imu solo per gli immobili destinatari di ordinanze di sgombero adottate entro il 31 dicembre 2018. L’estensione di tali esenzioni richiederebbe un intervento legislativo di rango primario». In ogni caso, per quanto riguarda l’Imu, Castelli intende avviare «un confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a partire dal sottosegretario Albano, per risolvere le criticità esposte. Allo stato attuale, però, l’Amministrazione Comunale potrebbe, in linea di principio, applicare la riduzione ordinaria della base imponibile Imu al 50%, come previsto dalla legge 160 del 27 dicembre 2019, qualora ne ricorrano i presupposti». C’è poi il secondo caso che riguarda la tariffazione delle utenze relative al servizio idrico. Il cittadino che esce di casa temporaneamente per i lavori non cambia residenza, ma ha un domicilio diverso. Il gestore, però, non individua la nuova abitazione temporanea come residente, ma come “non residente” e di conseguenza applica la tariffa “domestica non residente” che è tre volte più alta. La replica del Commissario Castelli: «Mi impegno a verificare la situazione con le società di gestione dei servizi operanti nel cratere sismico, al fine di avviare un percorso volto a eliminare le anomalie segnalate».
Marco Antonini