Un convegno per Alessia e a Fabriano uno sportello alla Misericordia contro i disturbi alimentari
Fabriano – Nei giorni scorsi si è tenuto a Fabriano, presso l’istituto d’istruzione superiore Morea, il terzo convegno sui disturbi del comportamento alimentare, iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione rivolta ai ragazzi degli istituti (Morea, Liceo Classico, Artistico e Scientifico). L’appuntamento è dedicato, come sempre, ad Alessia Garaffa, una di loro, che non c’è più. Con l’occasione è stato annunciato che anche la città avrà uno sportello dedicato grazie al sostegno dell’Inner Wheel presso la chiesa della Misericordia. A seguito della sua morte a 15 anni, la mamma Loredana ha deciso di continuare a combattere contro i disturbi della nutrizione che aveva iniziato con la figlia e portare ai giovani un messaggio di speranza: «Da queste patologie si può guarire» ripete con grinta. Loredana non si è mai fermata. E’ stata tre volte a Roma, due volte a manifestare sotto al Ministero della Salute portando il nome di Alessia, e a marzo alla Camera dei deputati raccontando la tragedia della figlia. Ha realizzato una panchina color lilla in memoria di Alessia con un numero verde (800180969) per chi ha bisogno d’aiuto installata al parco comunale di Fabriano. Al convegno erano presenti i terapeuti Michele Severini, Lucia Emanuela Svarca, Laura Nanetti e David Mazzoni, responsabili del reparto che segue questa malattia presso la Neuropsichiatria infantile dell’ospedale Salesi di Ancona, Simona Lupini e Francesca Pierotti, psicologa che lavora al Palazzo Francisci di Todi, il centro in cui era stata ricoverata Alessia. I diversi interventi hanno fatto conoscere meglio i disturbi della nutrizione tra i ragazzi e stimolare loro ad avviare un intervento terapeutico qualora sentano di avere un rapporto difficile con il cibo e nel comportamento alimentare. «Si è parlato di sensibilizzare questa malattia, di fare prevenzione sulle scuole. Le istituzioni dovrebbero essere un po’ più sensibili per evitare altre tragedie» ha sintetizzato l’organizzatrice. Innovativa è stata la possibilità da parte dei ragazzi di inviare delle domande in forma anonima, mediante un’app. Ciò ha consentito di poter trattare alcune questioni di cui difficilmente si parla, tra cui il consenso genitoriale necessario per intraprendere un percorso per minori, ma anche a chi rivolgersi o come affrontare la vergogna che può accompagnare l’insorgenza dei sintomi. La partecipazione è stata tanta ampia e fortemente sentita tra i ragazzi. Durante il convegno è stato presentato un progetto curato dal club Inner Wheel di Fabriano, alla presenza della presidente, Paola Martini. Le socie hanno lavorato per avviare uno sportello di ascolto e consulenza per i disturbi del comportamento alimentare. Da questo mese sarà aperto presso la Parrocchia della Misericordia seguito dalla dottoressa Martina Carletti.
Marco Antonini