AVVISI PUBBLICI PER LA CONCESSIONE DEGLI IMMOBILI COMUNALI: OBIETTIVO RILANCIO CENTRO

Il Comune di Fabriano ha recentemente intrapreso diverse iniziative per valorizzare e riutilizzare i beni del patrimonio comunale, in particolare del centro storico cittadino. Tra le azioni più recenti, si evidenziano la pubblicazione di avvisi pubblici per la concessione di locali commerciali sotto il loggiato di San Francesco, un progetto di rilancio dello Chalet non limitato alla sola stagione estiva ma esteso al recupero e alla manutenzione permanente della struttura, e l’introduzione di una nuova gestione per il Mercato Coperto, che, grazie a una recente ristrutturazione, mira a diventare un punto di riferimento a lungo termine per i produttori locali e la comunità. Inoltre, è stato emanato un avviso specifico per i locali dei numeri civici 17 e 18, anch’essi situati sotto il loggiato di San Francesco (locali cd. ‘ex-Superman’).

A seguito di queste novità, e dell’esatta comprensione degli avvisi, si ritiene importante chiarire i criteri normativi e i vincoli posti dalle leggi vigenti che l’Amministrazione Comunale è obbligata a rispettare per concedere l’utilizzo di beni del patrimonio comunale a soggetti privati.
A tutela dell’Erario, l’Ente è tenuto per legge ad assicurare la congruità dei prezzi di concessione. Per valutare se i prezzi sono congrui si effettuano perizie e si prendono normalmente a riferimento le quotazioni dell’osservatorio del mercato immobiliare denominate OMI. Discostarsi da tali criteri significherebbe agire con soggettività, con il rischio di assegnare in concessione un bene, ad un soggetto che lo gestisce a scopo di lucro, per sei/nove anni, ad un prezzo più basso di quello derivante dallo schema di calcolo convenzionale: sarebbe configurabile un danno erariale perché significherebbe togliere alle casse Comunali potenziali risorse, utili per finanziare interventi a vantaggio della comunità. Va sottolineato, peraltro, che i canoni proposti negli avvisi recentemente usciti, oltre ad essere mediamente più bassi di quelli delle concessioni in vigore nelle stesse zone per altri locali commerciali, sono stati calcolati riferendosi ai valori minimi consentiti dalle tabelle OMI.
Se, come accaduto per alcuni locali, l’avviso redatto secondo i criteri oggettivi sopra citati va deserto, il Comune ha la possibilità, secondo il regolamento comunale vigente, di andare in trattativa privata alle stesse condizioni dell’avviso (non altre) o emettere un nuovo avviso a condizioni diverse. In questo caso, e solo in questo caso, gli amministratori comunali sono legittimati a rivedere le condizioni di assegnazione anche al ribasso, sempre motivando la scelta ed assicurando la tutela degli interessi dell’Ente, in considerazione della durata della concessione e dell’economicità complessiva della proposta.
Con riferimento alle attività di ristrutturazione e manutenzione, l’Ente, per i propri immobili, potrebbe esclusivamente inserire negli avvisi una valorizzazione dei lavori al fine di rendere l’immobile idoneo ad una concessione immediata. Questo perché significherebbe, altrimenti, finanziare indirettamente i concessionari, derogando di fatto i criteri di oggettività precedentemente citati.
Va anche chiarito che attualmente l’Ente, vista la necessità di assicurare altri servizi incomprimibili a vantaggio della Comunità, non ha disponibilità di risorse per il recupero diretto di immobili destinati, ad esempio, ad uso commerciale.
Un’ultima precisazione va fatta sui vincoli da parte della Soprintendenza ricadenti sugli immobili attualmente oggetto di concessione. L’Amministrazione è tenuta ed ha dovuto, per lo Chalet e per il Mercato Coperto, avviare l’iter per la verifica di interesse culturale e per tutti i locali richiedere l’autorizzazione alla concessione. Queste fasi, obbligatorie per legge, ovviamente hanno delle tempistiche autonome, sulle quali l’Amministrazione Comunale, non ha possibilità di incidere.
Esplicitato pertanto che la discrezionalità dell’Ente nella gestione dei beni pubblici è limitata, il percorso seguito per la pubblicazione degli avvisi attesta la correttezza delle modalità seguite, secondo quando previsto dalla legge.

CS