Sofia Raffaeli: “Amo lavorare a Fabriano, è casa mia e per sempre sarà così”

Fabriano – Manca solo l’ufficialità, ma è quasi fatta. Julieta Cantaluppi, la 38enne ex ginnasta, in forza alla Ginnastica Fabriano, l’unica ad aver vinto 7 titoli nazionali italiani di ginnastica ritmica; sedicesima alle Olimpiadi di Londra 2012, con sei edizioni dei mondiali alle spalle, ha lasciato le azzurre e la città della carta. Per lei si apriranno a breve le porte della nazionale israeliana. A Fabriano, intanto, Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, iniziano il percorso che le porterà l’anno prossimo alle Olimpiadi di Parigi. L’addio di Cantaluppi, che forse non è un fulmine a ciel sereno per gli addetti ai lavori, ha messo in moto la macchina che ha portato alla nomina di Claudia Mancinelli come nuova tecnica delle due campionesse che hanno su di loro gli occhi di tutto il mondo.

Sofia Raffaele, Fiamma Oro, in forza alla Ginnastica Fabriano, reduce dall’argento ai mondiali, alcune settimane fa, in Spagna, commenta la notizia. “Io amo lavorare a Fabriano. E’ casa mia e per sempre sarà così” esordisce la vicecampionessa del mondo nel concorso generale, al cerchio e alla palla, leader del circuito di World Cup, cinque volte iridata nel 2022, oro continentale alla palla e alle clavette. “Con Claudia Mancinelli – prosegue Raffaeli – abbiamo da subito instaurato un rapporto di fiducia e stima. Mi piace lavorare insieme e sento che posso continuare a crescere. La nostra direttrice sportiva, Maila Morosin, mi ha seguito passo passo in questo cambiamento. E’ sempre stata molto attenta a tutte le necessità mie e della società. Nonostante il momento sia chiaramente difficile mi sento sostenuta dalle persone che ho intorno e ho estrema fiducia nella loro professionalità e competenza”. Sofia Raffaeli, che si allena a Fabriano, non perde di vista la meta. “Ora voglio centrare l’obiettivo della vita, le Olimpiadi di Parigi 2024insieme alla mia compagna di sempre Milena Baldassarri. In palestra l’ambiente è sereno – conclude – mi piace stare in questa bolla lontana dalle critiche che spero presto possano lasciare spazio al sostegno e alla fiducia di cui avrei tanto bisogno”.

Marco Antonini