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Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, Ghergo: “Massima priorità la ripresa dei lavori”

Fabriano – Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar Marche: le baracche sul fiume Giano sono da smantellare. A dare la notizia, ieri, il Comitato “Alla scoperta del Giano”. La sindaca, Daniela Ghergo: “Questi lavori alle fognature per noi sono una priorità, sono stati lasciati nel limbo da più di 4 anni. L’opera è stata finanziata con risorse del sisma del 1997”. La Sesta Sezione del Consiglio di Stato si è espressa in modo chiaro sovvertendo il pronunciamento del Tar Marche. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha dato ragione, quindi, al Comune di Fabriano, mettendo fine all’annosa questione: le baracche costruite sul tratto tombato di via Filzi vanno smantellate. Una sentenza di 15 pagine spiega i motivi che hanno portato alla decisione. Dal comitato “Alla scoperta del Giano”, che dal 2012 si batte per la riqualificazione del tratto cittadino e per la creazione del parco fluviale del Giano, si esprime soddisfazione. “È un’ottima notizia. Le casupole costruite sull’alveo dovranno essere abbattute. Ora la completa scopertura del fiume e la valorizzazione del ponte dell’Aèra, uno dei simboli della città, sono più che mai possibili” la presa di posizione del Comitato. Una vicenda partita nel lontano 2015, quando la questione venne sollevata e si certificò che quattro delle sette baracche presenti lungo l’alveo del Giano erano da abbattere. Di anni ne sono passati molti, ma queste strutture non sono state demolite. Dal Comune è stata notificata all’epoca l’ordinanza ai proprietari per la demolizione che è stata impugnata con il Tar Marche che gli ha dato ragione. Ora il nuovo colpo di scena con il sovvertimento di questa pronuncia da parte del Consiglio di Stato con un ricorso avviato nel 2019. “Siamo pronti ad incontrare, non appena si sarà insediato, il nuovo dirigente del settore Assetto e tutela del territorio Armando Natalini, per parlare con lui del futuro del cantiere e dei lavori del piano di recupero centro storico – borgo” si conclude la nota degli attivisti del Comitato “Alla Scoperta del Giano”.

Ghergo

A stretto giro è arrivato il commento della sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo. “Il Comune – ha detto il primo cittadino – prende atto della sentenza del Consiglio di Stato che conferma la legittimità dell’ordinanza emessa. I lavori del Giano sono stati una priorità per questa Amministrazione perché lasciati in un limbo da oltre 4 anni senza che nessuno si sia preoccupato di risolvere i problemi e portare a compimento un’opera finanziata con risorse del sisma del 1997”. Una vita fa. In mezzo, infatti, di acqua ne è passata molta: la crisi economica, lavorativa e anche un altro terremoto, grosso, nel 2016. “Con decisione e cura stiamo portando a compimento tutti gli atti propedeutici alla ripresa dei lavori che passano per l’acquisizione di autorizzazioni da Enti extra comunali. Sistemate le autorizzazioni si procederà con massima priorità alla realizzazione della fognatura che raccoglie le acque di gran parte del centro per collettarle al depuratore che rappresenta la priorità assoluta” ha concluso Ghergo.

Marco Antonini