“No a Jesi Servizi”: prima l’assemblea pubblica, poi un sit-in di protesta

Fabriano – Nella giornata di martedì 6 giugno 2023, alle ore 17:30, presso la sala del Dopo Lavoro Ferroviario, lavoratori e lavoratrici del Comune di Fabriano, insieme a cittadini e rappresentanze sindacali, hanno deciso di incontrarsi e riunirsi in un’Assemblea Pubblica per discutere sul futuro stato dei dipendenti coinvolti nella decisione della Giunta Ghergo di cedere i servizi inerenti mense e trasporti scolastici a Jesi Servizi s.r.l. – società di capitale pubblico, ma di diritto privato – e cogliere l’occasione per fare il punto sulla condizione dei servizi pubblici all’interno dell’attuale programma di governo. L’iniziativa è stata organizzata dai Consiglieri di Fabriano Progressista con lo scopo di raccogliere richieste, esperienze e necessità dei dipendenti, come delle famiglie che usufruiscono del servizio, gettando le basi per la nascita di una piattaforma di rivendicazione e l’apertura di un reale dialogo con l’attuale Giunta al fine di garantire un’equa concertazione nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, al fine di contrastare calcolate esternalizzazioni e privatizzazioni come strategia di governo ed assicurare il ruolo dell’Amministrazione Pubblica come garante di un mercato del lavoro equo e realmente partecipato. Il giudizio conclusivo espresso dai partecipanti è inequivocabile: rivedere totalmente l’adesione a Jesi Servizi s.r.l., evitare ogni genere di esternalizzazione ed anzi valutare la costituzione di un’azienda pubblica fabrianese. Al termine del partecipato pomeriggio di dialogo e confronto, come prima azione di lotta in risposta alle inascoltate istanze dei lavoratori e delle lavoratrici, è stato firmato dai presenti un documento per la richiesta di un incontro aperto con la Giunta ed è stato concordato un sit-in di protesta per martedì 13 alle ore 16:00, di fronte alle porte della sede del Comune di Fabriano, come nuova iniziativa per promuovere un confronto democratico contro ogni scelta amministrativa dettata dai dogmi di un mondo del lavoro precario e senza reali garanzie, unicamente votato alle leggi del profitto.

Così una nota del gruppo Fabriano Progressista