Porta del Borgo: Presentato oggi il bozzetto dell’Infiorata Artistica

Oggi 28 aprile, in una gremitissima chiesa di San Nicolò, al termine della ss Messa, con la benedizione del nostro parroco don Aldo, la Porta del Borgo ha presentato ai borghigiani e alla città di Fabriano il proprio bozzetto dell’infiorata artistica  che le nostre sapienti infioratrici avranno il compito di realizzare il 15 giugno 2024 proprio all’interno della chiesa di San Nicolò,  in occasione del trentesimo anniversario del palio di San Giovanni Battista di Fabriano.
La nostra giovanissima artista Francesca Balduccio (classe 1996 laureata in pittura 2 ord. presso l’accademia delle belle arti di Urbino) ha confezionato questa spettacolare opera d’arte con la tecnica del CarbOthello su carta.
Ha interpretato l’episodio del martirio del Santo non nel momento della crudeltà e dell’efferatezza
dell’atto, ma si è soffermata sull’analisi dei sentimenti dei protagonisti in quel frangente; quindi la scena si apre con una splendida e sensuale Salome sulla sinistra fasciata in vesti oro che si presenta però di spalle alla scena, quasi a volersi estraniare; infondo lei ha eseguito solo la volontà di sua Madre Erodiade che voleva la testa di Giovanni il Battista.
Invece in evidenza è il suo braccio destro con un bracciale con le effige del serpente (il maligno
appunto, che con potenza richiede la Testa del Battista.
Dall’altra parte del quadro il Re Erode, nel giorno del suo compleanno, vestito di magnificenza ma con
lo sguardo basso rivolto a terra, e la mano destra aperta, come a voler indicare , ecco quello che
chiedi; ma non sono affatto d’accordo.
Al centro della scena il Santo Giovanni, vestito con pelli di cammello, che viene trascinato per i capelli
verso il suo martirio; lui consapevole di aver compiuto la sua missione sulla terra battezzando Gesu’ si lascia trasportare affinchè le sacre scritture abbiano a compiersi.
Tutta la scena è raffigurata nel braccio destro del transetto di san Venanzo, che ospita oggi la
cappella dedicata a san Giovanni Battista con l’attuale Battistero, secondo noi, la traslazione del
battistero originario della pieve di San Giovanni Battista che è stato trasportato nel 1253 nella
cattedrale di Fabriano per permettere i battesimi in città e che ha sancito secondo noi l’affidamento
della nostra città al protettorato di San Giovanni Battista proprio per volere e per la devozione del
popolo fabrianese.
Racchiuso in un drappeggio rosso che rappresenta in Chiesa il Martirio, ci sono indicati i simboli della
missione del Battista, ovvero l’acqua nel Battistero e la luce che entra in scena in una vetrata
immaginaria ricostruita sulla forma dell’arco del Podestà, quasi a simboleggiare una finestra su Fabriano.

da Porta del Borgo