Una mattinata alla Caritas, “c’è un mondo pieno di sorrisi dietro quelle fragilità”
Fabriano – Tutti i giorni dedicano il loro tempo al prossimo, senza sosta, ma sempre con il sorriso sulle labbra, ascoltando, accogliendo, consigliando. Sono i volontari della Caritas Diocesana di Fabriano-Matelica. Nella sede di via Fontanelle, quartiere Borgo, sono più di 30. Le povertà sono in aumento e alla Caritas non si fanno trovare impreparati. E’ una famiglia al servizio di tutti coloro che hanno bisogno. Al piano terra c’è l’Emporio della Carità. “Qui – dice il direttore, don Marco Strona – vengono distribuiti prodotti alimentari e per l’igiene grazie a un accordo con Agea che fornisce ben il 70% della spesa che in un anno viene distribuita. Il resto grazie alle Collette alimentari e agli acquisti che facciamo con fondi diocesani”. Nel 2022, ed esempio, Caritas ha speso più di 60mila euro, fondi otto per mille, oltre quanto inviato da Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura. E’ una processione composta, continua, dignitosa, di chi, con la tessera in mano, arriva in via Fontanelle a fare la spesa mensile. Poi c’è chi fa un salto all’Emporio della Salute dove ci sono farmaci da banco, senza ricetta, che vengono consegnati tramite una farmacista che dedica un po’ del suo tempo libero. Prima di tutto, ovunque vai, c’è l’ascolto. “E’ il punto di partenza – ribadisce don Marco Strona – perché permette di conoscere la persona e avviare un percorso di inserimento”. Anche i servizi sociali del Comune fanno la loro parte nell’intercettare le povertà e nell’avvio delle pratiche per accedere alla struttura, reddito Isee compreso. Quest’ultimo parametro è fondamentale: permette, infatti, a Caritas, di essere trasparente e di rendicontare ai fornitori quello che si dona. «Puntiamo molto sullo Sportello di Ascolto – prosegue il direttore – perché ci permette di conoscere la persona e avviare un cammino di rinascita”. In questa ottica si inseriscono anche le borse lavoro, i bandi come “Crea la tua impresa”. Il primo progetto, “Lavoro e Dignità”, grazie ai fondi dell’otto per mille, è stato un successo. Nel 2021 sono arrivati 130 curriculum vitae. Sette persone sono state assunte direttamente dalle aziende dopo il colloquio, 20 tirocini sono stati attivati. Di questi ben 12 sono diventati, dopo i sei mesi previsti dal tirocinio, contratti veri e propri. Il tutto grazie alla collaborazione di imprenditori e associazioni di categoria. L’anno scorso sono arrivati altri 7 tirocini, due sono diventati assunzioni a tutti gli effetti.
Progetti
Nell’ottica della rinascita della persona c’è anche il progetto di Agricoltura sociale. “Abbiamo formato alcune persone idonee – dice don Marco Strona. – Tramite una cooperativa hanno iniziato un lavoro all’aria aperta. Hanno guadagnato i primi soldi dopo un periodo di crisi e i prodotti raccolti sono stati venduti nelle parrocchie”. Ai giovani è dedicato un progetto a parte che è stato avviato, dopo la pandemia da Covid-19, per la ripartenza degli oratori. “Abbiamo puntato sulla socializzazione dei ragazzi – racconta il direttore – e al termine di un percorso ben 4 sono stati assunti come “educatori” in altrettanti oratori”. Caritas sta lavorando anche per favorire l’inclusione nel mondo sportivo. “Non far praticare sport ai figli per motivi economici – dichiara – è discriminante. Ci stiamo impegnando anche su questo fronte”.
Creare impresa nel territorio, scopri i tuoi talenti
Prima di tutto la persona, i suoi diritti, la sua possibilità di rimettersi in gioco perché c’è sempre un’opportunità di riscatto. Caritas è impegnata nel sostenere l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali promosse da giovani di età tra 18 e 35 anni, operanti nel territorio della diocesi attraverso l’offerta di un percorso formativo e un sostegno economico all’avvio fino a 25mila euro, a fondo perduto. E’ l’obiettivo del bando “Crea la tua impresa” promosso in collaborazione con Progetto Policoro, Pastorale del lavoro, Comune di Fabriano, Unione montana Esino-Frasassi, Fondazione Carifac e Virgilio 2090. “Il bando intende coinvolgere sia candidati con un progetto imprenditoriale già pronto, sia quelli con un’idea in fase iniziale che ha necessità di essere sviluppata”, ha spiegato il vescovo, monsignor Francesco Massara. Per quanto riguarda i progetti già strutturati, una volta selezionati i progetti di impresa, verranno analizzati da esperti, anche del settore di attività. Attraverso la guida di questi, i giovani proponenti verranno accompagnati in un percorso in cui sarà approfondita la fattibilità dell’impresa analizzando e sviluppando il business plan, l’organizzazione e l’analisi del potenziale di mercato. Per quanto riguarda invece l’idea di impresa da costruire, una volta selezionata l’idea, i giovani proponenti verranno affiancati nella stesura del progetto e accompagnati nelle varie fasi di realizzazione e fattibilità da esperti del settore che li affiancheranno per lo sviluppo del business plan, dell’organizzazione e analisi del potenziale di mercato. “Le nuove imprese – ha concluso il vescovo diocesano – dovranno nascere e svilupparsi nel territorio della diocesi”. Il contributo economico è a fondo perduto, fino a un massimo di 25mila euro, gli esperti potranno poi verificate ulteriori finanziamenti pubblici. C’è tempo per presentare la domanda di partecipazione entro il 30 giugno. (info: creaimpresacaritas@gmail.com)
I numeri
Nel 2022 Caritas ha ascoltato in Diocesi 590 nuclei familiari. L’Emporio della Carità assiste più di 500 famiglie, composte in media da 3-4 persone. Nel 202 sono stati distribuiti 19mila litri di latte; 3.400 bottiglie Olio d’oliva; 1.400 bottiglie di olio di semi; 10mila bottiglie di passate di pomodoro; 9mila scatolette di tonno; 8.700 pacchi di spaghetti; 4.700 pacchi di pasta corta; 5mila kg di riso; 2.500 confezioni di uova, 3mila omogeneizzati e 600 confezioni di pannolini. Parte di questi prodotti sono stati acquistati da Caritas oltre che da Agea e tramite donazioni di privati. Siccome la solidarietà non ha confini, tutte le emergenze vengono seguite, anche fuori zona. 30 famiglie alluvionate dopo l’emergenza dello scorso settembre, che ha messo in ginocchio le Marche, sono seguite dal Caritas Diocesana. Senza dimenticare la guerra in Ucraina e le tante emergenze che minano questo mondo.
Una mattina con don Marco Strona
Un giornalista in Caritas può sembrare scomodo. Chi va a chiedere aiuto non vuole essere immortalato in una foto e nemmeno intervistato. Qui ho trascorso due ore per conoscere in poco tempo tanta vita, a volte nascosta. Tutto scorre… chi ascolta le necessità di un fratello, chi esce per acquistare un biglietto ferroviario, chi compila pratiche al pc. All’Emporio della Carità c’è un via vai di volti e di persone. Carelli pieni di cibo e di speranze. I volontari sistemano gli scaffali tra un sorriso e un consiglio, non senza faticare. Sono storie di vita che si susseguono con ritmo e dedizione. Il cuore pulsante di una città si trova qui, non altrove.
Marco Antonini