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Ucraina, cessate il fuoco subito e negoziato per la pace. Ordine del giorno di Fabriano Progressista

Guerra in Ucraina. Cessate il fuoco subito e negoziato per la pace. E’ l’ordine del giorno presentato da Fabriano Progressista che verrà affrontato oggi in consiglio comunale dai consiglieri Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani. “Chiederemo il voto delle forze progressiste e cattoliche presenti in Consiglio auspicando in un’ampia maggioranza. Il tema cruciale è pensare a una concreta e praticabile soluzione del conflitto senza il ricorso alle armi, senza l’invio di armi da parte dell’Italia che resta, e non solo a nostro avviso ma anche di altri osservatori e giuristi, una violazione dell’art. 11 della Costituzione repubblicana” dichiara Armezzani.

Il documento

“Premesso che il 24 febbraio scorso ha segnato un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito Russo;nella stessa data la rete Europe For Peace e la Tavola Per la Pace per la Marcia Perugia – Assisi hanno manifestato per chiedere l’immediato cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace; l’art. 2 dello Statuto del Comune prevede fra le sue finalità istituzionali la promozione della pace; l’art. 11 della Costituzione impegna l’Italia a ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali; il Pontefice Papa Francesco insistentemente richiede il cessate il fuoco e la ripresa dei negoziati di pace.

Considerato che lo scorso 25 febbraio, anche a Fabriano le associazioni e i movimenti per la pace sono scesi in piazza e hanno divulgato un comunicato che qui si trascrive integralmente. L’Italia, l’Unione Europea, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. Serve convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica e per il diritto al lavoro. Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra e dei pacifisti russi e ucraini che si battono per porre fine all’aggressione militare. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro – vita, sulle fasce più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile. Bisogna fermare l’escalation militare. Dopo un anno di guerra è sempre più evidente che le armi non portano mai alla pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere. La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno.

Per quanto fin qui premesso e considerato, il Consiglio Comunale con il presente Ordine del Giorno impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a far proprio questo atto e a inoltrarlo al Presidente del Consiglio dei Ministri rafforzando la richiesta di immediato cessate il fuoco, di interruzione della fornitura di armi che aggravano il conflitto e minacciano i diritti di libertà della popolazione civile e di pretendere in ogni consesso internazionale all’avvio immediato dei negoziati di pace.

Firenze

Ricordiamo che il gruppo consiliare Fabriano Progressista aveva protocollato un ordine del giorno sul pestaggio avvenuto davanti a un Liceo di Firenze. I consiglieri Arteconi e Armezzani, dopo aver ripercorso l’episodio e ricordato la lettera scritta dalla preside, hanno affrontato questo tema nello scorso consiglio comunale “esprimendo forte solidarietà alla preside agli studenti aggrediti, condannando i gesti di violenza fascista” e associandosi “a tutti i cittadini, movimenti, associazioni, sindacati e istituzioni che hanno condannato l’aggressione invitando non sottovalutare l’accaduto”,

m.a.