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Bandi ed incentivi per le imprese: Mirella Battistoni a Radio Gold

Nuove opportunità offerte alle imprese attraverso bandi regionali e nazionali ed incentivi per start up giovanili. Ne parliamo con la dottoressa Mirella Battistoni, titolare di EuroProject, che si occupa da anni di consulenza aziendale, europrogettazione e finanza agevolata.

Dottoressa Battistoni, le imprese stanno vivendo un periodo di forte difficoltà. La crisi energetica sta dando il colpo di grazia finale, come è possibile concretamente aiutare gli imprenditori a superare questa fase drammatica?

La situazione drammatica che stanno vivendo le imprese per l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, per la crescita dell’inflazione e per l’incertezza sul futuro, è ancora più grave nel nostro territorio che ha subito maggiormente la crisi manifatturiera a fronte della quale tarda l’attuazione di un processo di innovazione e di riconversione. Il suggerimento che mi sento di dare, soprattutto alle imprese “product oriented” che hanno un orientamento del focus prevalentemente sui prodotti, è di attivarsi per l’implementazione di nuovi sistemi strategici operativi volti ad ottimizzare l’organizzazione e la gestione aziendale ed a introdurre una pianificazione economico-finanziaria almeno di breve-medio periodo. Inoltre, è importante creare sinergie di rete e partecipare ad accordi di filiera per poter unire competenze e risorse ed avere una maggiore forza competitiva.

Parliamo dei bandi NextAppennino, in cui la Fondazione Aristide Merloni partecipa alla Cabina di Coordinamento Sisma. E’ stata parte attiva nella presentazione degli stessi, quali opportunità offrono agli imprenditori del cratere?

I bandi del NextAppennino rappresentano una grande opportunità per le aree colpite dal sisma. Parliamo di 1 miliardo e 780 milioni di euro, stanziati dal «Fondo complementare nazionale» per il rilancio economico e sociale dei 183 Comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria compresi nei due “crateri” del 2009 e del 2016. La misura destinata alle imprese vede una dotazione di € 700 milioni di cui circa 300 milioni per la regione Marche. Il grande interesse per questi bandi deriva, oltre che dalla notevole dotazione finanziaria, dal fatto di essere rivolti praticamente a tutti i settori di attività e dalle elevate percentuali di aiuto che arrivano fino ad un contributo a fondo perduto pari al 90% degli investimenti da realizzare in un arco temporale di 18-24 mesi.

Quali bandi sono ancora aperti?

Sono ancora aperti, con scadenza 7 novembre 2022 i seguenti bandi: Avvio, crescita e rientro di microimprese (fondi € 100 mln)-Investimenti innovativi delle (fondi € 58 mln)-Avvio, crescita e rientro delle PMI (fondi € 40 mln)-Sostegno a cultura, turismo e sport (fondi € 60 mln)-Partenariato speciale per la valorizzazione del patrimonio pubblico (Fondi € 80 mln)- Inclusione sociale, cooperazione e terzo settore (fondi € 40 mln)-Economia circolare e filiere agroalimentari (fondi € 47 mln)-Ciclo delle macerie – B3.3 (fondi € 10 mln).

Si parla molto di incentivi per start up rivolte ai giovani, ci sono sostegni per i ragazzi che desiderano creare una nuova piccola-media impresa nel territorio?

Oltre ai bandi del NextAppennino per l’avvio d’impresa, dal 6 ottobre è attivo un bando della regione Marche per sostenere la creazione di nuove imprese produttive o di servizio, compresi gli studi professionali ed i liberi professionisti. L’incentivo è rivolto a soggetti disoccupati o inoccupati, residenti nella regione Marche ed aventi un’età compresa tra 18 e 65 anni e consiste in un contributo forfettario di € 20.000, non legato ad investimenti da rendicontare. La scadenza per la presentazione delle domande è il 31.12.2022, salvo esaurimento anticipato dei fondi che ammontano a € 3,5 milioni. Ci sarà, inoltre, una seconda finestra per presentare le domande con decorrenza dal 01/05/2023 fino al 31/07/2023 e con uguale dotazione finanziaria.

Sinteticamente, qual è l’iter per poter partecipare ad un bando regionale? Quali documentazioni sono richieste e quali sono le tempistiche?

Per partecipare ad un bando regionale o nazionale la prima attività da svolgere, forse la più delicata, è quella dello “Studio di Fattibilità” in base al quale poter comprendere se ci sono i requisiti di accesso al bando in relazione all’attività d’impresa, alla sua dimensione, al programma di investimento. Riguardo la documentazione, è generalmente necessario elaborare un “Piano d’Impresa” che consenta di valutare la struttura organizzativa dell’azienda, la sua solidità economica e finanziaria, la fattibilità tecnica del programma di investimento per il quale si chiedono le agevolazioni, l’impatto occupazionale, l’impatto ambientale, la potenzialità del mercato di riferimento ed il vantaggio competitivo dell’iniziativa proposta. Riguardo le tempistiche, di solito, bisogna essere veloci nella presentazione delle domande rispetto alla pubblicazione del bando. Per l’esito bisogna aspettare almeno 4-6 mesi.

Lei ha sicuramente il polso della nostra comunità, attraverso la sua attività di consulenza conosce moltissime attività produttive ed imprese del comprensorio. Qual è il sentiment della categoria e  quali sono le maggiori preoccupazioni in questo periodo?

Le richieste che riceviamo, di informazioni e studi di fattibilità, sono moltissime e sono aumentate in queste settimane per l’emanazione dei bandi NextAppennino che hanno suscitato molto interesse tra imprenditori e startupper. Il mio studio EuroProject funge in pratica da sportello informativo, non essendoci nelle nostre aree interne uno sportello gestito dalla Regione Marche.C’è un forte desiderio di sviluppare le attività esistenti o di intraprendere nuove iniziative, anche se purtroppo l’incertezza sul futuro rallenta i processi decisionali.

Possiamo anticipare ai nostri lettori qualche progetto che la vedono coinvolta nei prossimi mesi?

Stiamo lavorando su progetti che riguardano tanti settori: manifatturiero, agroindustriale, turistico, culturale, dai servizi alle imprese, dei servizi alle persone, dell’e-commerce, delle comunità energetiche, fino ai contratti di filiera che coinvolgono imprese operanti in più ambiti. Questo denota un processo di diversificazione che potrà rilanciare l’economia del nostro territorio. Stiamo seguendo anche imprese provenienti da altre regioni, soprattutto del nord, che hanno aperto sedi operative a Fabriano nelle quali saranno attivate produzioni innovative ed effettuate nuove assunzioni. Questo in applicazione dei bandi sopra citati e di quelli del PNRR Nazionale emanati dai vari ministeri: Mise, Mur, Mibact, Mipaaf. Voglio segnalare, inoltre, che dall’inizio del 2023 saranno emanati i bandi regionali in attuazione della nuova programmazione europea 2021 – 2027. Si tratta di programmi FESR ed FSE+, con risorse per oltre 1 miliardo di euro, volti a sostenere il rilancio delle imprese, lo sviluppo di innovazioni, il lavoro e la formazione. L’impegno per i prossimi mesi continuerà a riguardare anche attività di Business Planning, consulenza in materia di riorganizzazione aziendale e pianificazione strategica. Servizi sempre più necessari nel difficile scenario in cui le imprese si trovano ad operare e strumenti fondamentali anche per non trovarsi impreparati nel cogliere le opportunità di finanza agevolata.

Gigliola Marinelli

dottoressa Mirella Battistoni