FabrianoInAcquarello riparte da Bologna: a tu per tu con Anna Massinissa

Circa 1500 artisti selezionati per le mostre, provenienti da 80 paesi del mondo, sono solo alcuni dei numeri da capogiro dell’evento FabrianoInAcquarello edizione 2022. La novità di quest’anno, per non distruggere tutto il lavoro di tanti anni ed ovviare alla carenza di strutture recettive, è stata l’organizzazione dell’accoglienza degli artisti a Bologna per portarli poi a Fabriano. Ne parliamo con Anna Massinissa, anima e motore instancabile di questo stupendo evento che proietta il nome di Fabriano orgogliosamente nel mondo.

Anna, FabrianoInAcquarello riparte con una Conference Meeting da Bologna. Come mai questa scelta?

Si, saremo a Bologna il 12, 13 e 14 maggio ad accogliere gli artisti internazionali, per portarli a Fabriano il 15. A Bologna svolgeremo le sessioni tecniche dell’evento FabrianoInAcquarello, presso la sala convegni di FICO Eataly World: quindi lezione di tecnica o di stile, conferenze, dibattiti, dimostrazioni.  Una scelta forzata, direi, in quanto il numero dei partecipanti, che avranno bisogno di posti letto e servizi di accoglienza in genere, è enormemente più grande della capienza possibile nel nostro territorio. La difficoltà a svolgere adeguato servizio di accoglienza è emersa già nelle ultime due edizioni di FabrianoInAcquarello in presenza; intendo che è dal 2019 che stiamo analizzando le carenze e progettando strategie, o possibili soluzioni per continuare a proporre l’evento nel nome di Fabriano – perché Fabriano rimanga la maggiore piazza internazionale della pittura su Carta, e soprattutto, per continuare a portare a Fabriano, comunque, un grande numero di artisti.

E’ previsto quindi un treno per Fabriano che porterà gli artisti in Città il 15 maggio. Quali eventi sono in programma nella nostra Fabriano?

Proprio così, l’unica soluzione che abbiamo reputato essere possibile adottare è stata quella di fare accoglienza a Bologna, da dove stiamo organizzando un treno speciale, che partirà il mattino presto per portare gli artisti direttamente a Fabriano il 15 maggio. A Fabriano si svolgerà la parte più gioiosa dell’evento: quindi le performance artistiche, i premi, i riconoscimenti, la pittura collettiva, il saltarello e le danze in piazza, insieme ai fabrianesi ovviamente. A fine giornata il treno riporterà gli artisti a Bologna…. Purtroppo. Però, a dirla tutta, il programma non finisce qui perché ci sono altri appuntamenti in previsione nel nostro territorio. Infatti, come da tradizione, dopo il convegno ogni anno abbiamo accompagnato un grosso numero di artisti in una vacanza itinerante verso vari luoghi in Italia; ecco quest’anno la vacanza itinerante partirà il 16 maggio da Bologna e porterà gli artisti nelle nostre terre dell’Appennino Umbro Marchigiano, dove visiteranno e dipingeranno i borghi e la natura, per i 5 giorni successivi. Dopo, da luglio o agosto, speriamo di poter nuovamente allestire la grande mostra internazionale a Fabriano per un lungo periodo estivo o autunnale e, come fatto nell’estate del 2021, per continuare ad accogliere gruppi di artisti qui a Fabriano, durante tutta l’estate.

Quanti artisti parteciperanno all’edizione 2022 e da quali paesi del mondo?

Non sono ancora in grado di dire un numero reale per il convegno. In realtà abbiamo appena finito le selezioni internazionali che hanno scelto gli artisti che esporranno le opere nelle mostre. Stiamo già registrando un elevato numero di prenotazioni, siamo anche molto meravigliati perché razionalmente valutiamo che ancora l’emergenza Covid non è finita; pur capendo la grande voglia che gli artisti hanno di ricominciare a viaggiare, ci sembra anche esagerato che siano così temerari da prenotare quando l’emergenza è ancora in atto. Diciamo che nelle aspettative pensiamo che avremo minimo 1.000/1.500 artisti al giorno. Gli artisti selezionati per le mostre sono circa 1.500 e provengono da 80 paesi del mondo. In una situazione di normalità l’indicatore del numero di artisti in mostra, avrebbe significato che in presenza ne avremmo avuti almeno il doppio. Ma l’incertezza pandemica sicuramente limiterà il numero.

Quanto ha inciso appunto la pandemia nell’organizzazione dell’evento? Gli artisti riescono a spostarsi agevolmente?

La pandemia ha influenzato l’evento in modo molto pesante, così come ha influito su tutti gli altri aspetti delle nostre vite. Tuttavia i webinar che ci siamo inventati durante i lockdown del 2020 e del 2021 hanno anche esponenzialmente aumentato il numero di persone che ci seguono nel mondo. No, gli artisti non si muovono agevolmente. Le difficoltà logistiche sono aumentate e anche i costi dei trasporti. Viaggiare è diventato ancora di più un lusso, ma la voglia di venire a vivere l’esperienza di FabrianoInAcquarello, di portare un’opera in esposizione nei nostri luoghi, di respirare la nostra aria è addirittura aumentata.
Il fatto è che non abbiamo mai smesso di stimolarli, abbiamo continuato a proporre sfide e ricerca artistica, materiali, corsi e soprattutto, la nostra carta Fabriano. Lo sapete che durante i lockdown la quantità di carta usata per attività artistica è aumentata? La carta Fabriano e la filosofia artistica di FabrianoInAcquarello sono un attrattore turistico ancora più importante che non nel periodo pre-Covid. Anche per questo è nostro dovere progettare e offrire un evento di qualità. Non si può pensare che persone che affrontano un viaggio lungo come mezzo mondo, arrivano a Fabriano e noi non siamo organizzati con le accoglienze basilari.

Fabriano sta registrando diversi problemi riguardo la ricezione turistica, abbiamo due delle principali strutture alberghiere chiuse. Considerato l’elevato numero di partecipanti al tuo evento, come si riesce ad ovviare a questo inconveniente riguardo l’accoglienza?

Penso che vi renderete conto che per FabrianoInAcquarello il rischio era la cancellazione dell’evento vero? Penso che vi rendete anche conto che un evento così, specialmente se costruito con un budget che non pesa minimamente sulle risorse della comunità locale, se anche per un solo anno si ferma, non si rimette più in piedi. Ecco, per ora tutto quello che siamo riusciti ad inventare per non distruggere tutto il lavoro di tanti anni ed ovviare alla carenza di strutture recettive, è stata l’organizzazione dell’accoglienza degli artisti a Bologna per portarli poi a Fabriano: non si poteva fare altro in questo anno in cui l’aspettativa è tanta e le difficoltà organizzative sono immense.

E per le future edizioni?

Se vogliamo parlare del futuro, penso che l’esigenza reale è quella di ripensare questo evento e lentamente trasformarlo in un sistema che generi un flusso turistico costante, che porti artisti a Fabriano durante tutto l’anno, in un numero totale anche maggiore rispetto a quello del convegno, ma con gruppi piccoli più adatti alle potenzialità del luogo, proprio come abbiamo fatto con la mostra alla Galleria delle Arti ed i continui eventi della scorsa estate. Fatemi dire che il progetto del Museo dell’Acquarello per questo era stato pensato: il Museo ha la valenza di attrattore costante e continuo, che con un minimo di risorse e pochissimo investimento, poteva alimentare una bella radice culturale e trasformare la cultura in profitto turistico per tutto l’arco dell’anno. Due obiettivi importanti che la città non ha capito. FabrianoInAcquarello è un format consolidato che tutto il mondo, e tantissime città e regioni italiane stanno emulando, anche con investimenti pubblici, con l’impegno di aziende e strutture importanti che lavorano in sinergia e con obiettivi tracciati in specifiche strategie territoriali. Abbiamo fatto scuola ad altri luoghi ed abbiamo trascurato di creare un obiettivo nostro. Anche in visione delle prossime proposte elettorali, voglio dire che non è solo della carenza di posti letto che dobbiamo preoccuparci, dobbiamo ripensare strategie e sistemi per tenere vivi i nostri luoghi e per continuare a renderli attrattivi e speciali. Non smetterò mai di dirlo: abbiamo enormi potenzialità. Serve solo di poter fare, dobbiamo costruire una grande e compatta comunità operante.

Puoi anticipare ai nostri lettori qualche chicca dell’edizione 2022?

Nulla di particolarmente diverso dal format già consolidato, in realtà abbiamo talmente tanta voglia di ritornare all’atmosfera di FabrianoInAcquarello, dopo 2 anni di assenza, che la chicca più chicca che ci auguriamo è di poter finalmente esserci ed esserci in tanti.

A giugno è previsto anche un Webinar, di cosa si tratta?

Torneremo online con tutti i video e le registrazioni di Bologna e Fabriano, a beneficio di tutti quelli che nel mondo vogliono fare Arte su Carta, e vogliono farla a Fabriano. Il webinar è in pratica un convegno in videoconferenza, con tutti i canoni della formazione, ricerca, discussione e confronto. Il Covid ci ha costretto a 2 anni di webinar e ora l’audience mondiale si è abituata e ci aspetta. Non ci piace tanto questo genere di evento, ma ha i suoi lati positivi poiché permette di storicizzare le attività dell’evento globale, che rimarranno registrate e fruibili su YouTube in un crescendo di rivisitazioni, poi, soprattutto permette di tenere viva l’attenzione del mondo su FabrianoInAcquarello. Lo faremo per Fabriano.

Gigliola Marinelli