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Whirlpool, è sciopero

Fabriano – In 300 questa mattina si sono ritrovati a Fabriano, davanti la sede centrale Whirlpool, per la manifestazione, con due ore di sciopero, indetta dalle parti sociali, a seguito del mancato confronto al Mise fra azienda e sindacati. “È inaccettabile che la multinazionale americana – hanno dichiarato i sindacati – rifiuti il confronto con le delegazioni sindacali e con il governo Italiano. I lavoratori di Whirlpool non possono legare la conoscenza del proprio futuro occupazionale alle logiche speculative della finanza. La decisione di Whirlpool potrebbe indebolire l’intero comparto dell’elettrodomestico in Italia, per questo chiediamo al futuro Governo di intervenire per dichiarare il settore degli elettrodomestici strategico, il secondo più importante in Italia nel comparto del manifatturiero, e quindi esercitare poteri straordinari nella vicenda Whirlpool” Le mobilitazioni andranno avanti almeno fino all’apertura di un tavolo di confronto. Previsti nuovi scioperi.

L’assessore regionale Aguzzi

L’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, era presente questa mattina a Fabriano, davanti ai cancelli dello stabilimento Whirlpool, per solidarizzare con i lavoratori che avevano indetto due ore di sciopero e un’assemblea pubblica contro la paventata crisi aziendale e conseguente chiusura delle attività. “Ho risposto all’invito delle delegazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil a partecipare alla manifestazione – ha detto Aguzzi – per far sentire che l’assessorato e la Regione Marche sono al fianco dei lavoratori. Li sosterremo fino in fondo, così come è stato per altre crisi aziendali quali Elica o Caterpillar. E’ l’impegno che ho preso davanti a tutti loro”. Già a luglio l’assessore Aguzzi aveva chiesto al Ministero dello Sviluppo economico la convocazione di un tavolo nazionale che ponesse l’attenzione sulla questione Whirlpool. Tavolo poi convocato ma disertato da parte dell’azienda. “E’ questo – ha commentato Aguzzi – un fatto grave e preoccupante che pone dei forti dubbi sulla volontà di mantenere le attuali attività su questi territori. Un rischio che dobbiamo scongiurare”. I lavoratori di Whirlpool giudicano inaccettabile il rifiuto della Società a confrontarsi al tavolo convocato al Ministero in merito all’annunciata vendita del gruppo Emea, titolare del marchio Whirlpool, di qui il motivo dello sciopero odierno. “Ho anche portato a conoscenza dei lavoratori – ha proseguito Aguzzi – il fatto di aver scritto già a giugno anche ai miei colleghi delle altre Regioni, Toscana, Campania e Lombardia, dove ci sono altri stabilimenti Whirlpool, chiedendo un’azione comune. “Continueremo come Regione ad impegnarci e a collaborare con tutte le istituzioni locali e con tutte le sigle sindacali dei lavoratori affinché si arrivi a un futuro certo e a risposte chiare per il mantenimento dei posti di lavoro”.

Il punto di David Grillini, sindaco di Cerreto d’Esi

Questa mattina, il Sindaco David Grillini ed il Vicesindaco Michela Bellomaria hanno aderito all’assemblea pubblica presso la sede Whirlpool di Fabriano, promossa dalle sigle sindacali di categoria Fim-Fiom-Uilm. L’iniziativa, a cui erano presenti i Sindaci del comprensorio e il vicesindaco di Fabriano, le comunità locali e l’assessore Regionale Stefano Aguzzi, i consiglieri regionali Carancini e Mastrovincenzo, il Presidente dell’Unione Montana Sagramola è stata indetta dal coordinamento unitario a seguito della decisione di Whirlpool di non presentarsi al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo economico per aprire un confronto sui termini della vendita del gruppo Emea, annunciata dalla multinazionale. Tra gli operai e i sindacati in mobilitazione, l’amministrazione comunale di Cerreto d’Esi ha espresso viva preoccupazione per l’impatto occupazionale e sociale che questa ennesima vertenza rischia di avere sul territorio dell’area montana, già fortemente depauperato da anni di crisi del comparto dell’elettrodomestico. Un timore esternato e condiviso anche dagli altri Sindaci del territorio durante i recenti tavoli territoriali che si sono riuniti sull’argomento. Il Comune di Cerreto d’Esi considera quanto mai necessaria una risposta univoca e sinergica che unisca le istituzioni, le sigle sindacali, le maestranze, così come è avvenuto per Elica e lavorerà con impegno e convinzione affinché i posti di lavoro, di nuovo a rischio nel nostro territorio, vengano salvaguardati.

Il punto di Simona Lupini, consigliera regionale Gruppo Misto

Operai Whirlpool in sciopero davanti alla sede di Fabriano dell’azienda per 2 ore: esprime il suo sostegno alla rivendicazione delle tute blu Simona Lupini, consigliera regionale fabrianese, che ha portato negli scorsi giorni un’interrogazione in Consiglio proprio sui rischi per il territorio a fronte dell’annunciata intenzione di Whirlpool di ridurre la presenza o uscire dal mercato EMEA. “La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori è sacrosanta, attorno a loro si deve stringere tutta la nostra comunità: e soprattutto, assieme alla mobilitazione dei lavoratori e del territorio, si devono mobilitare le Istituzioni” chiede la Lupini. “Appena il nuovo Governo si insedierà, dovrà necessariamente essere messo in campo un tavolo nazionale di confronto sull’area di crisi fabrianese, come proposto durante la vertenza Elica – sottolinea la consigliera regionale – Interventi sulla tassazione del lavoro, sui costi dell’energia e della logistica, incentivi alle imprese, studio e monitoraggio del territorio e delle capacità. Occorre un dialogo permanente tra parti sociali e politica, che porti a soluzioni normative concrete. Non lasciamo soli i lavoratori”.

Marco Antonini