I Globi terrestri di Moroncelli

Fin da bambino una delle mie passioni più grandi è la Geografia, scoprire il mondo, conoscere i suoi aspetti geografici, storici, naturalistici, economici ecc.. le mappe geografiche fisiche e politiche erano gli strumenti su cui imparare nomi, località, continenti, stati, tra monti, fiumi, mari, deserti, città. Ed era poi un piacere grande giocherellare con i mappamondi, che si accendevano colorando i diversi stati, che davano quella dimensione mondiale e internazionale. Si viaggiava già da bambini con la mente, sognando mondi lontani.
Con il tempo tra i vari studi e ricerche storiche ho potuto apprezzare molto la figura di un illustre concittadino Silvestro Amanzio Moroncelli, forse troppo poco conosciuto e celebrato, nella sua città Fabriano neanche un sito, un ente o una via che lo ricordasse. Ne parliamo ora che ricorre il 370 anniversario della sua nascita, ebbene Moroncelli fu al tempo uno dei più conosciuti astronomi, geografi, topografi. Nel ‘600 un nome molto importante fu il famoso frate francescano veneziano, geografo e cartografo Vincenzo Maria Coronelli, i suoi mappamondi erano diventati celebri in tante corti, addirittura era il geografo di Luigi XIV, ma oltre che Venezia dove fondò l’Accademia degli Argonauti, divenne celebre anche presso i Farnese a Parma, in Austria a Vienna presso l’Imperatore Carlo VI. Il fabrianese Moroncelli sulla scia di questo grande nome. produsse anche lui globi terresti e mappamondi, divenne anche lui un nome ambito, lui monaco silvestrino che fu ordinato sacerdote a Roma nel 1674.

Celebre e davvero di notevole fattura è il suo globo presso la Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” di Fermo, Il mappamondo ha una fattura bellissima, un diametro di quasi 2 metri ed è ospitato in una sala notevole, la Sala del Mappamondo, nell’ambito di una biblioteca molto antica del ‘500 con oltre 16.000 volumi antichi. Oltre ai quattro continenti, manca ancora l’Oceania, il manufatto è arricchito da splendidi mostri marini e da tanti dettagli che lo rendono un’opera straordinaria anche dal punto di vista della sua fattezza. Nel convento domenicano di santa Maria Sopra la Minerva, a due passi dal Pantheon, vi è la prestigiosa biblioteca Casanatese, qui notevoli sono i due globi terresti e la collezione cartografica del 1716 del Moroncelli, altri mappamondi sono anche nella Biblioteca Alessandrina sempre in Roma. Moroncelli fu anche cosmografo presso l’Università “La Sapienza” e geografo ufficiale della cattolica Regina Cristina di Svezia, ma i suoi globi li troviamo ovunque, nei musei di Milano, Venezia, Roma, e nel MAEC di Cortona. Amanzio Moroncelli morì il 17 ottobre del 1719 presso il monastero San Benedetto di Fabriano, lasciando un’eredità importante, la diffusione della conoscenza della geografia e della sua cartografia, materia un po’ troppo dimenticata, ma fondamentale per ala conoscenza del Mondo in cui viviamo.