Whirlpool, Cisl: “Comportamento inaccettabile. Serve responsabilità dalle multinazionali”

Roma – Il comportamento di Whirlpool è assolutamente inaccettabile. Giovedì si è sottratta al confronto programmato al ministero dello Sviluppo, con i ministri Giorgetti ed Orlando ed i sindacati”. È quanto ha sottolineato oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Siena a margine dell’Open Day della Cisl di Siena. “Noi dobbiamo acquisire urgentemente notizie sulle strategie che questa multinazionale ha in animo di realizzare sul territorio italiano. Qui ci sono in ballo 5.000 mila posti di lavoro, stabilimenti importanti che esprimono una storia industriale, innovazione e competenze. La multinazionale non si può trincerare dietro l’alibi che deve presentare prima in borsa le sue strategie e poi confrontarsi con le istituzioni locali, nazionali e con le organizzazioni sindacali. Questo atteggiamento è del tutto sbagliato. Serve maggiore responsabilità sociale da questo gruppo e soprattutto siamo interessati a capire come si garantisce la continuità produttiva, la tutela dei posti di lavoro, il quadro degli investimenti che Whirlpool è chiamata a realizzare nel nostro Paese. Ecco perché abbiamo chiesto ieri al governo di far sentire forte la sua voce nel rapporto con Whirlpool ad anche con le istituzioni americane”.

Il punto del sindacato

La Whirlpool non si è presentata al tavolo ministeriale convocato dai Ministri Giorgetti e Orlando e ha inviato una nota in cui annuncia che potrà sedersi al tavolo solo dopo il 21 ottobre dopo aver dato comunicazione alla borsa americana. Il comportamento della multinazionale americana è molto grave, l’assenza all’incontro  in cui doveva chiarire il posizionamento della multinazionale in Europa e in Italia, rispetto all’annuncio di una possibile dismissione delle attività in Europa, è irrispettosa delle istituzioni italiane e dei 5000 dipendenti che lavorano nel nostro Paese. E’ inaccettabile che le notizie sulle strategie industriali e occupazionali saranno rese note al governo italiano solo dopo che quest’ultima, avrà dato comunicazione in borsa. La chiusura al dialogo e al confronto partecipativo ripropone il comportamento avuto da Wartsila, dopo aver annunciato il licenziamento dei 451 dipendenti. Ora ci aspettiamo che ci sia una reazione è una presa di posizione forte per il mantenimento occupazionale di Whirlpool in Italia da parte del Governo, se necessario anche attraverso i canali diplomatici con gli Stati Uniti a cui però, dovrà contemporaneamente conseguire da parte delle istituzioni e comunità locali una presa di posizione forte, come avvenuto a Trieste per la Wartsila, con la manifestazione di 15.000 persone in rappresentanza della società civile e del mondo imprenditoriale, che ci ha permesso migliorare la legge anti-delocalizzazioni come avviene in tutta Europa. Dobbiamo reagire coralmente a questo continuo stillicidio da parte delle multinazionali e gruppi esteri che stanno depauperando con delocalizzazioni e chiusure, intere filiere produttive del nostro Paese, indifferenti e irrispettose non solo delle richieste delle organizzazioni sindacali ma anche del governo.

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