Al via la nuova stagione de L’Intervista: A tu per tu con l’assessore Lorenzo Vergnetta

Riparte la stagione de “L’Intervista” con ampio spazio ad argomenti che i fabrianesi ritengono di fondamentale importanza per il bene della nostra comunità cittadina. Abbiamo incontrato l’ingegner Lorenzo Vergnetta, assessore della giunta Ghergo con deleghe alla gestione del territorio, lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città, decoro urbano, ricostruzione e beni comuni. Un resoconto molto dettagliato riguardante gli interventi che l’Amministrazione Comunale ha programmato, sin dall’insediamento, per i prossimi mesi.

Assessore, siamo quasi all’inizio del nuovo anno scolastico. Le famiglie hanno a cuore la situazione delle scuole, ad oggi qual è lo stato dell’arte per quanto riguarda l’edilizia scolastica ed in particolare i lavori della Scuola Media Marco Polo e della Scuola Giovanni Paolo II°?

La situazione dell’edilizia scolastica è in generale molto delicata con elementi di criticità: di tre scuole medie cittadine due sono delocalizzate in altre strutture con sacrifici importanti per le famiglie in particolare quelle dei ragazzi che frequentano la scuola Marco Polo. Sulle scuole elementari, la situazione è in parte migliore, avendo alcune strutture adeguate sismicamente, pur con qualche criticità legata alla vetustà delle finiture, ma dovremo affrontare nei prossimi mesi un importante adeguamento sismico per la Mazzini per la quale attendiamo il progetto per capire se sarà necessario delocalizzare parte delle classi e infine dovremmo avviare quanto prima la realizzazione della scuola di Marischio. Si comprende che il quadro è complesso e di grande attenzione per l’Amministrazione. In questo contesto abbiamo iniziato a fare il possibile. Come è noto per la Marco Polo, dopo alcune difficoltà nei primi giorni di insediamento della giunta, legati all’ottenimento dell’autorizzazione sismica, siamo riusciti a assegnare i lavori il 21 luglio scorso e le attività stanno procedendo sia da un punto di vista amministrativo che tecnico operativo. Sulla scuola Giovanni Paolo stiamo scontando un’inerzia di 7 mesi in cui nessuno si è preoccupato di completare l’affidamento dell’intervento archeologico: è stato uno dei nostri primi interventi a inizio luglio. La ditta contava di iniziare le attività prima di ferragosto, ma la Soprintendenza ha richiesto una modifica del piano trincee e stiamo aspettando il nulla osta alla partenza e la relativa approvazione del piano. Auspichiamo che ciò avvenga entro la prima decade di settembre.

Quotidianamente i cittadini fabrianesi lamentano, non solo sui social, lo stato di degrado ed abbandono delle strade, sia in città che nelle frazioni. Cosa può dirci in merito agli interventi di manutenzione?

Lo stato delle strade cittadine è evidentemente per tutti in pessime condizioni: qualsiasi intervento sembra una goccia nel mare. Per questo serve lavorare con metodo: stiamo definendo uno stato di consistenza delle strade cittadine così da identificare bene i livelli di priorità e nel momento che si liberano risorse a bilancio avere chiaro, man mano, quali siano i punti di intervento. Il punto è cominciare. Ci sembra di percepire un sentimento diffuso per cui la strada di fronte casa è la più urgente o la più compromessa. Lo comprendiamo ma è ovvio che gli interventi dovranno seguire criteri di urgenza che non possono accontentare tutti simultaneamente, ma che vanno considerati come segni di ripartenza. Da qualche parte bisognava cominciare. I cittadini hanno diritto a risposte concrete e su questo campo possiamo comunicare 5 primi interventi: il 30 luglio sono stati affidati i lavori per la manutenzione straordinaria di tre strade comunali: via Bachelet, Serrina e Cacciano, grazie all’utilizzo di un finanziamento del Ministero dell’Interno per un importo di 125.000 euro. Con la variazione di bilancio di agosto abbiamo liberato risorse per 185.000 euro che ci consentiranno di intervenire per la messa in sicurezza di alcuni tratti di strada: viale Moccia, strada di accesso a Cantia, strada di accesso a Cesi, parte di via Dante e parte della strada di accesso a Fabriano lato est. Stiamo correndo per riuscire a mettere a gara entro il 30/09/’22 i lavori di manutenzione straordinaria di alcune strade e marciapiedi per un importo di circa 440.000 euro, finanziato dai fondi PNRR. Un ulteriore intervento è quello approvato dalla giunta comunale il primo settembre: la realizzazione di 7 attraversamenti pedonali illuminati finanziati con legge nazionale per un importo di circa 130.000 euro. Questo intervento verrà affidato entro la metà di settembre. Negli ultimi giorni sono iniziati i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale in alcune vie cittadine, anche questo un piccolo segno, ma importante.

Altro argomento che anima le pagine informative della Città è la questione dell’amianto in centro storico: come sta procedendo l’iter per la bonifica e che tempistiche prevedete?

Su questo aspetto stiamo procedendo con la giusta celerità, compatibilmente agli adempimenti normativi e burocratici che un Comune è tenuto a rispettare. Con la variazione di bilancio di agosto (Consiglio comunale del 23/08/’22) abbiamo liberato le risorse dall’avanzo di bilancio per eseguire la messa in sicurezza del bene e tutelare la salute pubblica dei cittadini. Abbiamo le risorse per rimuovere la copertura di amianto e abbiamo la disponibilità del bene. Stiamo attendendo i preventivi definitivi delle imprese coinvolte e affideremo i lavori già entro la metà di settembre, salvo imprevisti. Ricordo a tutti che si tratta di una questione che va avanti da molti anni: senza ulteriori indugi rimuoveremo l’amianto. La realizzazione della piazza è una questione che invece procede con un percorso autonomo: un intervento contestuale di rimozione dell’amianto e demolizione dell’immobile comporterebbe di rimandare ancora per mesi l’intervento, perpetrando la situazione di stallo. Per realizzare la piazza gli step sono: espropriare il bene, reperire le risorse adeguate, modificare il Piano Regolatore, approvare i progetti. Questa attività richiede molto più tempo: è una procedura lunga che comunque contiamo di iniziare subito dopo la messa in sicurezza dell’area, per noi prioritaria.

Fabriano città del basket, si è scritto molto sul nostro PalaGuerrieri ad oggi ancora chiuso e non fruibile da parte delle società sportive. Non è stata emessa ordinanza di inagibilità dalla precedente Amministrazione, sono stati proposti progetti, anche in campagna elettorale. Di fatto, anche quest’anno, la prima squadra fabrianese dovrà rinunciare a giocare le partite di campionato in casa. Considerato che il nostro palas è anche un punto di raccolta e ritrovo fondamentale per la protezione civile in caso di emergenze, esiste un progetto concreto per la messa in sicurezza del PalaGuerrieri e che tempistiche abbiamo?

Noi intendiamo procedere con serietà con l’obiettivo di restituire il PalaGuerrieri alla città prima possibile, ma dobbiamo essere ben consapevoli che per farlo non basta parlarne, ma bisogna intraprendere una strada che sia praticabile anche economicamente. Abbiamo contattato dei professionisti qualificati su strutture di questo genere con i quali stiamo dialogando per cercare di costruire una proposta seria e percorribile. Tutta la città deve essere consapevole che il PalaGuerrieri non si riapre con una verniciata alle pareti o con quattro spiccioli reperiti da bandi regionali, come qualcuno prova a ventilare. Servono risorse importanti e serve una pianificazione economica e finanziaria seria. Il Comune a bilancio non dispone delle risorse finanziarie per coprire le spese di ristrutturazione, lo stato della spesa corrente non consente di accedere a mutui o finanziamenti in modo illimitato, e quindi le scelte devono essere oculate. Stiamo raccogliendo tutte le informazioni per poter fare scelte, avendo chiaro in testa almeno 3 criteri: costi compatibili con il bilancio comunale, tempi brevi per la realizzazione dell’intervento, durabilità e garanzia di efficienza strutturale dell’opera per un tempo congruo. Contiamo anche in questo campo di dare maggiori informazioni nelle prossime settimane. Il nostro stile comunicativo è questo: equilibrio e trasparenza, con pochi proclami. Parliamo, attraverso i canali istituzionali, quando abbiamo contezza delle questioni.

Il settore assetto e tutela del territorio, in pratica l’ufficio tecnico del Comune di Fabriano, con la precedente Amministrazione è stato più volte al centro della cronaca cittadina. Diversi avvicendamenti tra dirigenti, la vicenda giudiziaria con l’ingegner Vincenzo Capaldo che ha visto il Comune perdere una causa con relativo risarcimento danni al dirigente. Che situazione avete trovato negli uffici al vostro insediamento e che rapporto state instaurando con il dirigente architetto Michele Farabbi?

La situazione dell’ufficio tecnico è complessa, frutto di scelte deprecabili effettuate negli scorsi anni e di una caccia alle streghe condotta dalla passata amministrazione che ha portato danni solamente ai cittadini fabrianesi. Gli uffici, che dovrebbero essere il motore del Comune, soprattutto nel periodo del PNRR, sono drammaticamente sguarniti. Le risorse che abbiamo trovato sono mal organizzate e insufficienti anche per l’ordinaria amministrazione, figurarsi per l’avvio di tutti i cantieri pubblici del sisma (che sarebbero già dovuti partire da un pezzo) e dei progetti PNRR. A settembre metteremo mano ad una riorganizzazione complessiva dell’ente che impatterà fortemente sul settore assetto del territorio. Alcuni dati eloquenti: si sono dimessi ben 4 tecnici a fine 2021 che rappresentavano 4 innesti importantissimi per la struttura, l’urbanistica è stata praticamente abbandonata, le manutenzioni dimenticate, l’edilizia privata arranca con tante pratiche da licenziare. Mancano le Posizioni Organizzative, è stato dismesso l’ufficio che si occupava di assistere i tecnici comunali nelle pratiche amministrative obbligandoli a cimentarsi in materie non proprie con aggravio di carichi di lavoro. Il Comune di Fabriano è inoltre privo di una propria centrale di committenza che lo obbliga ad appoggiarsi ad altri enti per gestire gare d’appalto, con aggravio di tempi. Ci sono quasi 20 milioni di lavori pubblici da gestire e in gran parte da avviare, senza una struttura in grado di farlo, ci sono altresì tanti milioni di lavori privati connessi al terremoto che attendono l’avvio. Il grande lavoro che stiamo facendo è quello di sopperire alle carenze cercando di supportare i dipendenti comunali nel creare un contesto lavorativo virtuoso che consenta di essere generativo di buone pratiche, evitando ulteriori fughe dal Comune di Fabriano. Questa amministrazione, comprendendo l’importanza delle persone e la necessità di un loro diretto coinvolgimento nei risultati dell’ente, intende supportare i dipendenti nella crescita personale e professionale anche attraverso percorsi formativi e meccanismi di progressione. In quest’ottica sono aperti concorsi per rimpinguare l’organico del settore, entro ottobre dovrebbero essere assunte 5 unità tra tecnici e ammnistrativi. Il grande lavoro in questo momento è ricreare le condizioni per far partire la macchina comunale. È un lavoro meno visibile all’esterno, ma di certo indispensabile. In questo contesto di difficoltà sono orgoglioso di comunicare che abbiamo concluso tutto l’iter per indire la gara d’appalto per la ristrutturazione del cimitero di Santa Maria, e che speriamo già dalla prima settimana di settembre possa essere bandita la gara. In un contesto normale sarebbe un risultato che non meriterebbe neanche di essere comunicato, per noi invece è un primo obiettivo raggiunto.

Molto apprezzabile è la vostra scelta di comunicare con i cittadini attraverso canali istituzionali, evitando quanto possibile l’utilizzo strumentale dei canali social. Anche questo è un segnale di cambiamento che proponete, non rispondendo alle tante provocazioni che abbiamo letto a profusione in queste ultime settimane?

La settimana dopo la nomina, ho chiuso il mio profilo facebook per decoro istituzionale, ma soprattutto perché ho molto da lavorare e poco da giocare sui social. Ritengo che l’amministrazione debba comunicare attraverso canali ufficiali, perché tutti i cittadini sono uguali e tutti hanno diritto di accedere alle medesime informazioni, in una modalità rispettabile e dignitosa. La città il 12 giugno si è espressa in maniera inequivocabile, ha chiesto un drastico cambiamento rispetto a ciò che c’era stato nei 5 anni precedenti, e non basteranno post compulsivi e autoconsolatori per far dimenticare ai cittadini fabrianesi il deserto accumulato in cinque anni. Noi abbiamo cinque anni per lavorare, per ricostruire una struttura amministrativa; per ricostruire un sistema finanziario comunale auto sostenibile, per riallacciare relazioni con il mondo circostante; comuni, enti, associazioni, aziende, per riguadagnare credibilità e rispetto…lo facciamo con impegno e con la giusta dose di umiltà. Per parlare ci sarà tempo poi, una volta che avremo terminato il nostro lavoro. Ai cittadini proveremo a rispondere con i fatti e con comunicazioni istituzionali precise e puntuali. Comprendo le esigenze dei tanti cittadini che chiedono interventi, tanti li sto incontrando, tanti altri mi scrivono via mail e cerco di rispondere. La bacchetta magica non ce l’abbiamo, crediamo però di avere la chiave giusta, la competenza e la forza per far ripartire Fabriano.

Gigliola Marinelli

Ing. Lorenzo Vergnetta, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fabriano