Cimitero ancora chiuso, botta e risposta. Rebus vendita loculi e cappelline tra privati

Fabriano – E’ uno dei temi più dibattuti in città negli ultimi due anni: la chiusura di alcuni reparti nel principale cimitero della città di Fabriano. A Santa Maria, infatti, da 23 mesi centinaia e centinaia di famiglie non possono fare visita ai loro cari. Sarà così fin quando non verrà ripristinata l’agibilità dei settori interdetti. Lo scontro politico, a un mese e poco più dalle elezioni amministrative, è anche su questo argomento con la manutenzione che finisce sotto i riflettori insieme al giallo della vendita tra privati delle cappelline che il sindaco sta approfondendo in questo periodo. Il Partito Democratico (in coalizione con la candidata sindaco Daniela Ghergo), con il consigliere comunale Andrea Giombi attacca: “Questo è un problema grave. In un servizio del 2 novembre 2021 il sindaco aveva dichiarato che la gara di appalto si sarebbe conclusa in circa quattro mesi e che entro il 2022 si sarebbe superata verosimilmente questa annosa questione. Attendiamo fiduciosi – dice Giombi – ma intanto nel Piano triennale delle opere pubbliche (dove vanno indicati gli interventi per un valore superiore a 100 mila euro) approvato il 26 aprile 2022 nessuna risorsa è stata inserita in merito. Noi dell’opposizione abbiamo espresso voto contrario nei confronti di questo Piano”. Sempre dalla minoranza esprimono contrarietà al fatto che il Comune abbia richiesto il pagamento delle lampade votive.

Sulla questione ha replicato il sindaco, Gabriele Santarelli. “L’intervento sul cimitero – dichiara – sarà inserito nel documento di programmazione quando verrà approvato il rendiconto che consentirà di utilizzare l’avanzo di amministrazione. Prima di allora non è possibile inserirlo perchè la fonte di finanziamento, per legge, deve essere accertata”. Il primo cittadino analizza la situazione. “La relazione del tecnico che noi abbiamo incaricato per fare il progetto di recupero dell’ala del cimitero ha evidenziato come dal momento della sua realizzazione tale struttura non sia mai stata sottoposta a intervento di manutenzione. La città – sottolinea Santarelli – soffre di una sistematica assenza di interventi base che avrebbero consentito di evitare di dover operare in emergenza. Vale la stessa cosa per il Palazzetto, per le scuole, per le strade, per i parchi, le strutture sportive”. Riferendosi a questi cinque anni di amministrazione respinge al mittente le critiche: “Abbiamo dovuto rincorrere i danni creati da decenni di incuria”. Poi precisa su cosa sta lavorando: “Sui cimiteri abbiamo avviato un’approfondita analisi dei meccanismi attraverso i quali loculi e cappelline passavano da una persona all’altra. Infatti pare che a Fabriano – dichiara Santarelli – fosse usanza vendere tra privati loculi e cappelline che essendo beni demaniali sono attribuiti mediante concessione e quindi non vendibili. Questo sistema, condotto con il placet del Comune, se venisse confermato, avrebbe sottratto per anni alle casse ingenti risorse che altrimenti sarebbero state incassate attraverso le nuove concessioni e che sarebbero potute essere utilizzate per quelle manutenzioni che è certificato non sono mai state fatte”.

Marco Antonini