A Fabriano la Beatificazione di Madre Costanza Panas
Si svolgerà nei prossimi mesi, in Cattedrale a Fabriano, e non in Vaticano, la beatificazione della monaca clarissa Madre Costanza Panas vissuta, una vita, nel monastero di via Cavour e sepolta ancora, per poco, nella chiesa di San Bartolomeo visto che nei prossimi mesi verrà traslata in Cattedrale. Lo scorso febbraio il Papa ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il relativo decreto. In precedenza, ricordiamo, che il 4 ottobre 2016, l’Ordinaria dei Cardinali della Congregazione delle Cause dei Santi, aveva dato voto positivo riconoscendo le virtù eroiche della Serva di Dio e il 10 ottobre dello stesso anno Bergoglio aveva autorizzato la Congregazione della Cause de Santi a promulgare il relativo Decreto. Ora si attende il rito vero e proprio che si svolgerà entro l’inverno, con molta probabilità a ottobre. Sono in corso una serie di incontri da parte di un comitato organizzatore composto dal vescovo, Massara, da don Antonio Esposito, parroco di San Venanzio, don Umberto Rotili, vicario foraneo, le monache e il postulatore della causa. Con la Beatificazione il corpo della Beata, che poi potrebbe anche essere canonizzata a seguito di nuovo iter, verrà traslato in Cattedrale per la venerazione dei fedeli. Il decreto della Congregazione delle Cause dei Santi è stato firmato a seguito del riconoscimento di un miracolo: riguarda la guarigione di una neonata di San Severino Marche, affetta da “grave sofferenza fetale da anemia feto-natale ed emorragia cerebrale; insufficienza multiorgano”. I fatti risalgono al 1985 e sono stati i nonni della piccola a chiedere la sua intercessione. La Venerabile Serva di Dio Maria Costanza Panas, al secolo Agnese Pacifica, sarà beata. Nacque in provincia di Belluno nel 1896. Fin dall’infanzia non si lascia trascinare dalla spensieratezza e, come lei stessa ricorderà: «Ho sempre pensato che la vita è un compito da svolgere nel modo più serio; che è preparazione a grandi cose». Nel suo diario racconta la sua maturazione spirituale, giungendo a fare il voto della penna: non scrivere per il resto della vita che per Gesù e di Gesù. Entrò nel monastero di Fabriano l’11 ottobre 1917. Il 18 aprile 1918 divenne suor Maria Costanza, clarissa cappuccina. Nel 1927, a 31 anni, è eletta Maestra delle novizie e dal 1936 Madre badessa, compito che svolgerà per 16 anni consecutivi fino al 1952, poi dal 1955 al 1963. Per molti anni accolse le persone che bussavano al monastero, prediligendo i sacerdoti, alcuni dei quali divennero suoi figli spirituali e allargando l’apostolato attraverso la grata conventuale con una fitta corrispondenza. Nelle sue lettere insegnava a scoprire il senso di certe situazioni, specialmente dell’aridità o nelle oscurità, con quella finezza e affabilità di chi ha esperienza di simili purificazioni e ha imparato a camminare nella pura fede. E’ morta, dopo anni di malattia, il 28 maggio 1963. La Diocesi si prepara a questo importante evento. Intanto don Umberto Rotili, parroco e vicario foraneo, ha confermato, dopo la pandemia, la ripresa dei centri estivi negli oratori diocesani. Un segnale di ripresa, per tutti i bambini e ragazzi, dopo i disagi provocati dal Covid-19.
Marco Antonini