L’antico Studium, l’illustre scuola giuridica di Camerino

Il primo Studium, una sorta di scuola superiore, poi prese il termine di Università, dal latino Universitas, cioè associazioni che gli studenti costituivano a tutela dei loro interessi nelle sedi dove si trovavano a studiare, nasce a Bologna e nasce come scuola di diritto ad opera di Irnerio, un personaggio erudito fra il 1060 e il 1130, conoscitore dell’arte della dialettica, retorica, grammatica e diritto romano. La scuola di Irnerio, che per interpretare il vastissimo materiale e codici di diritto romano utilizzava le glosse, è una scuola laica quindi non ecclesiastica. Le lauree conferite in Bologna conferivano la licentia ubique docendi l’abilitazione ad insegnare ovunque e dava la possibilità di accedere a incarichi importanti come avvocato, giudice, podestà.

Da qui la storia dell’antico Studium di Camerino, la storica tradizione degli studi di diritto partì dalla presenza di Cino da Pistoia nella Marca. Cino da Pistoia poeta vicino a Dante e famoso giurista fondatore della scuola del commento, risiedette nel territorio camerte negli anni 1319-1321, a Camerino atti documentano che venne raggiunto da emissari del comune toscano che lo invitavano ad accettare una cattedra nella loro città decisa ad aprire uno Studium. Nel 1377 Gregorio XI per intercessione del potente signore e vicario di Camerino Gentile III da Varano, concesse al Comune e al Popolo della città per un quinquennio lo Studium generale con corsi di diritto civile e canonico, poi vedremo da qui, la lunga tradizione per secoli fino alla fondazione dell’Università nel 1727 da Benedetto XIII che prevedeva funzionanti le facoltà di Teologia, Giurisprudenza, Medicina e Matematica. Nel 1753 vi fu anche il riconoscimento imperiale da parte di Francesco Stefano I di Asburgo Lorena, che concedeva la validità delle lauree camerti in tutto il territorio del Sacro Romano Impero dando al rettore il titolo di Conte Palatino.
Lunga e prestigiosa la tradizione giuridica dei docenti in Camerino, si pensi a Vittorio Scaloja, insigne giurista di fine‘800 e prima metà del ‘900 di diritto civile e romano, dal 1921 al 1932 rappresentò l’Italia presso la Società delle Nazioni in Ginevra, altro nome è Pietro Cogliolo con la Storia del Diritto privato romano, sua la formulazione del contratto di borsa, di trasporto ecc.. Giacomo Venezian e i suoi studi sulla proprietà, Giovanni Pacchioni, fondamentali i suoi libri sulle obbligazioni, sui contratti, sul diritto internazionale privato.

Altri grandi giuristi passati a Camerino, il torinese Mario Allara e alcuni giganti del Diritto Romano come Pietro Bonfante, Vincenzo Arangio Ruiz, Emilio Albertario e Luigi Labruna poi rettore della stessa Università di Camerino e della Facoltà di Giurisprudenza della Università Federico II di Napoli. Come cultori del diritto pubblico Oreste Ranelletti e Santi Romano, nome celebre a cui si deve la magistrale opera dell’ordinamento giuridico. Anche le discipline economiche hanno avuto nomi celebri, Pantaleoni, Giovanni Zucconi, Guido Sensini, poi Raffaele Gangemi, tanto che un economista come Vilfredo Pareto arrivò a definire gli economisti camerti come i migliori in italia. Negli anni ’30 vi furono nomi altisonanti della materia come Giuseppe Chiarelli docente di diritto amministrativo che poi sarà presidente della Corte Costituzionale ad inizio anni ’70, il torinese Norberto Bobbio filosofo del diritto e della politica, il penalista Giovanni Leone poi Presidente del Consiglio dei Ministri e Presidente della Repubblica per arrivare poi a altri noti penalisti contemporanei come Luciano Violante che ha ricoperto e ricopre anche incarichi politici e l’anconetano Giulio Illuminati, poi docente per anni a Bologna.

Guido Astuti celebre per la conoscenza delle fonti dell’alto medioevo e Salvatore Satta maestro del diritto processuale, ricordiamo anche l’internazionalista Giuliano Enriques che poi escluso per le sue origini ebree, si toglierà la vita. Giovanni Verde, partenopeo come diversi della prestigiosa scuola giuridica napoletana che approdarono a Camerino, altro nome importante del diritto processuale civile, insegnò e fu direttore della facoltà di Giurisprudenza di Camerino nella prima metà degli anni ‘70, poi a Napoli alla Federico II, ricoprì importanti incarichi come magistrato e nel Consiglio Superiore della Magistratura.

Altro napoletano, nome importante del diritto civile è stato Pietro Perlingieri, figlio d’arte, suo padre Giovanni fu membro dell’Assemblea Costituente. Pietro Perlingieri è stato anche rettore dell’Università camerte e membro della Corte Costituzionale oltre che senatore della Repubblica e direttore della casa editrice E.S.I Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli. Guido Calvi, tra i maggiori penalisti italiani, è stato docente nell’università camerte in Filosofia del diritto, Calvi noto per i grandi processi, Brigate Rosse, Moro, oltre ad essere stato difensore di parte civile nel maxi processo contro la mafia a Palermo e parte civile nel processo contro i mafiosi assassini del Generale Dalla Chiesa.
Camerino ha dato i natali anche ad Emilio Betti, esattamente nel 1890, fratello dell’altrettanto celebre poeta e drammaturgo Ugo, venne riconosciuto come massimo teorico del diritto espresso dall’Italia nel ‘900, figura illustre di studioso di alto livello, i cui studi vennero tradotti in diverse lingue.

Francesco Fantini