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Serra San Quirico, svincoli chiusi nuovamente sulla SS 76

Serra San Quirico – A meno di un mese dalla riapertura chiude nuovamente lo svincolo SS 76 a Serra San Quirico, nei pressi della zona industriale. Dopo lunghi lavori una nuova comunicazione di Anas. I due svincoli uno per senso di marcia, sono chiusi dal primo febbraio. Riapriranno alle ore 21 dell’11 febbraio. Un blocco di dieci giorni per lavori non meglio specificati. “Ci hanno detto di questa nuova chiusura – dice il sindaco di Serra San Quirico, Tommaso Borri – e ne prendiamo atto. Che tipo di lavoro si sta facendo non c’è stato riferito. A breve i nostri addetti dell’ufficio Tecnico effettueranno un sopralluogo per monitorare la situazione. Speriamo che rispettino la scadenza dei dieci giorni. L’ultima volta che i due svincoli sono stati chiusi era stata annunciata una data poi posticipata di quasi un mese”. Diversi gli automobilisti che ieri mattina hanno trovato questa sorpresa, poco pubblicizzata lungo la direttrice Ancona-Perugia, e hanno dovuto riprogrammare gli spostamenti.

Ricordiamo che lo svincolo permette non solo di andare a Serra San Quirico, ma collega anche i paesi cosiddetti “della montagna”, come Sant’Elia, Domo, Precicchie, San Giovanni che hanno questa via di comunicazione veloce per raggiungere Fabriano o altre città. Attualmente coloro che arrivano da Fabriano sono costretti ad andare ad Angeli di Rosora, uscire allo svincolo e tornare indietro. Per andare a Serra San Quirico, poi, ci sono due strade: o riprendere la SS 76, direzione opposta, e uscire allo svincolo Cava della Gola della Rossa (quello prima della galleria) oppure percorrere la vecchia statale che permette facilmente di giungere a Serra San Quirico Stazione. Chi proviene da Jesi esce all’ultimo svincolo prima di iniziare le gallerie che conducono a Genga. Tutte criticità che si sommano a quelle che, per anni, hanno dovuto subire gli abitanti della zona di Cancelli, nel Fabrianese, che sono stati senza lo svincolo di Campodiegoli-Sassoferrato. Anche qui lunghi giri con la macchina e spreco di carburante per tornare a casa dopo una giornata di lavoro.

Marco Antonini