Giombi: “L’odissea del bilancio del Comune di Fabriano”
di Andrea Giombi, consigliere comunale Fabriano Progressista
L’art. 151, VIII comma, del D.Lgs. 267/2000 (Testo unico degli enti locali) statuisce che: “entro il 30 settembre l’ente approva il bilancio consolidato con i bilanci dei propri organismi e enti strumentali e delle società controllate e partecipate, secondo il principio applicato n. 4/4 di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.”
Il bilancio consolidato rappresenta un documento contabile a carattere consuntivo che indica il risultato economico, patrimoniale e finanziario del “gruppo amministrazione pubblica”, al fine di rappresentare le transazioni effettuate con soggetti esterni al gruppo stesso.
L’approvazione, si ripete, deve essere disposta entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento.
E la mancata approvazione nei tempi di tale schema economico determina, come ricordato anche dalla recente sentenza della Corte dei Conti Marche n. 41/2020, l’impossibilità di effettuare nuove assunzioni.
Ebbene, il nostro Comune è oltremodo inadempiente, in quanto il bilancio consolidato non verrà votato dal Consiglio Comunale neppure nel prossima seduta del 18.11.2021, nonostante il monito della Prefettura che, all’incontro con le forze sindacali ed il Comune, aveva dato come termine ultimo il 20 novembre 2021. Termine che, pertanto, verosimilmente non verrà rispettato.
Oltre al ritardo sopra descritto, già di per sé molto grave per le ripercussioni negative, l’Amministrazione comunale con determinazione del responsabile del servizio “bilancio servizi finanziari e controlli” n. 659 dell’8.11.2021 ha disposto che la predisposizione del bilancio consolidato debba essere effettuata da una società esterna al Comune.
L’affidamento diretto è stato effettuato per un importo di euro 2.918,24 (denaro pubblico).
Pertanto, in modo neppure implicito l’Amministrazione a novembre 2021 ha decretato la propria incapacità anche nel formulare il proprio bilancio riferito all’annualità 2020 dovendo oltretutto impegnare risorse pubbliche che si sarebbero potute evitare.
Tutto questo disordine ritengo derivi dalla assenza di un Assessore ad hoc al bilancio ed ai servizi finanziari, dal momento che alle dimissioni del 29.06.2020 del Dott. Bolzonetti, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto che le prerogative economiche dovessero essere assunte dall’attuale Sindaco.
Inoltre, tale caos amministrativo deriva dalla continua sostituzione dei Dirigenti perpetrata in questo periodo.
Questa triste storia riferita al bilancio consolidato credo rappresenti la metafora della situazione politica del Comune di Fabriano, che a seguito della guida del Movimento a 5 stelle ha di fatto deciso di non ricoprire il ruolo che invece meriterebbe: Comune capofila dell’entroterra marchigiano.
I problemi si susseguono, e la guida politica della Città si sta limitando a riferire che la responsabilità sia da doversi imputare alle precedenti Amministrazioni, senza ricordare che dal 2017 Fabriano non è più governata da “quelli di prima”. Guccini in Vedi Cara ci ricorda che “vedi cara è difficile spiegare ed è difficile capire se non hai capito già, vedi cara certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire”.