Strade della disperazione, chiude per lavori una seconda strada dell’entoterra

Il pullman che percorreva la strada alternativa che da Sassoferrato conduce a Fabriano è andato fuori strada dopo aver superato frazione San Donato. Sono stati momenti di paura per i circa 20 studenti a bordo del mezzo. Fortunatamente nessuno ha riportato conseguenza. Ritorna prepotentemente d’attualità la questione sicurezza sulla viabilità che collega le due città a seguito della chiusura, a settembre, fino a primavera, della provinciale 16, all’altezza della zona industriale Berbentina, per manutenzione straordinaria dei ponti. L’incidente, ieri mattina, è avvenuto a San Donato. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia locale di Fabriano. Il pullman, proveniente da Pergola, aveva a bordo un gruppo di studenti che stavano andando a scuola, aveva gli pneumatici di destra fuori del manto stradale, dopo aver incrociato un altro mezzo pesante, rimanendo bloccato e non riuscendo a tornare completamente sulla carreggiata. A bordo erano presenti circa 20 persone che non hanno riportato conseguenze. La squadra dei pompieri, sul posto, ha trainato l’autobus rimettendolo completamente sulla sede. Un intervento durato poco meno di un’ora che ha mandato in tilt la viabilità. Da due mesi la strada provinciale 16 è chiusa e muoversi nell’entroterra sta diventando sempre più complicato anche in considerazione dell’arrivo dell’inverno. Le alternative alla strada che serve anche la zona industriale Berbentina, infatti, non sono in grado di reggere il traffico. Si passa o per Coldellanoce o per San Donato o per Collegiglioni e tutte e tre presentano criticità. Recentemente, ad esempio, un mezzo pesante che si è bloccato poco dopo aver preso la deviazione al cimitero di Coccore con blocco della circolazione. I navigatori non sono aggiornati, la segnaletica è carente, a San Donato la carreggiata è dissestata. Da alcuni giorni, oltretutto, è chiusa pure la strada che da Cabernardi di Sassoferrato conduce a San Lorenzo in Campo e al casello autostradale di Marotta. Anche qui la chiusura, per lavori, si rende necessaria per almeno un mese e mezzo. E’, quindi, la seconda strada chiusa dell’entroterra, negli ultimi due mesi.

Marco Antonini