SINCLINALE CAMERTE: CANDIDATURA UNESCO

Fervono i lavori per la candidatura a Patrimonio Universale Unesco

La coltivazione della vite (Vitis vinifera sativa) e la produzione del vino costituiscono oggi più che mai una delle eccellenze del comparto agricolo italiano, non solo perché in grado di sviluppare un rilevante volume di mercato, ma anche e soprattutto per il valore culturale, paesaggistico e turistico, che il vino conferisce ai territori di produzione. Un tratto distintivo della viticoltura è infatti la capacità di modellare in profondità il paesaggio che la accoglie e che è oggetto di particolari cure e attenzioni per assicurare le migliori condizioni di fruttificazione. Ci sono luoghi e paesaggi che nel tempo la vite ha caratterizzato e plasmato, come accaduto per la Sinclinale Camerte, questa quasi sconosciuta porzione dell’entroterra marchigiano, nota solo a qualche erudito geografo del secolo scorso, che oggi sta conoscendo una nuova e rivalutata dimensione ed attenzione nel panorama nazionale. Il territorio in questione, che si estende dal sud di Camerino verso nord fino a Fabriano, è costituito da dolci colline che delimitano le superfici pianeggianti delle alte valli dei fiumi Potenza ed Esino e costituiscono una singolarità geologico-ambientale connessa alla irripetibilità di un clima continentale esclusivo di valle perpendicolare e chiusa al mare.

Nella storia ha rappresentato un raro esempio di sfruttamento e di uso agricolo continuo e vitale, dove il prodotto di eccellenza, il vino Verdicchio di Matelica, ha trovato un habitat che lo rende unico ed inimitabile. Ad occupare questo spazio geografico sono otto Comuni (Camerino, Castelraimondo, Pioraco, Gagliole, Matelica, Esanatoglia, Cerreto d’Esi e Fabriano), i quali nel loro insieme costituiscono un panorama ricco di geometrie naturali ed artificiali che danno vita a paesaggi spettacolari punteggiati da piccoli borghi rurali, chiese, rocche ed abbazie.

Proprio per studiare e raccogliere dati su questo unicum paesaggistico, il Centro Studi Luglio ’67, fondato un anno fa e formato da ricercatori e cultori provenienti dagli otto Comuni, ha dato vita ad un complesso di esperti che sta individuando tante singolari omogeneità, dove geomorfologia ed ambiente, archeologia, storia, cultura, arte, socio-economia, attività produttive ed industriali, radicamenti monastico-religiosi ed urbanistica, rappresentano un prodotto che nelle reciproche relazioni rendono concreta la candidatura del sito: “Paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica nella Sinclinale Camerte” a Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Questi lavori, che il Centro Studi Luglio ’67 sta curando di concerto con l’UNESCO, le Istituzioni regionali e locali, le Fondazioni e gli Istituti Universitari della Sinclinale necessitano di essere conosciuti e diffusi nel territorio.

La divulgazione del voluminoso materiale che stiamo raccogliendo dovrà essere compatibile con il futuro riferimento ad un organismo di alto prestigio internazionale ed è stata già presentata dal Centro Studi Luglio ’67 ai Club Service presenti su territorio, che vantano, consolidata nel tempo, una capacità di sensibilizzazione ed orientamento in tutti gli ambiti della società.

A tal fine il presidente del Rotary Club di Fabriano Mario Ciappelloni, il presidente del Lions Club di Camerino Alto Maceratese Mauro Ferranti, il presidente del Lions Club di Fabriano Paolo Patrizi, Stefano Re presidente del Rotary Club di Camerino e Giovanni Trampini presidente del Lions Club di Matelica unitamente al presidente del Centro Studi Luglio ’67 Raimondo Turchi ed al rappresentante della S.O. di Matelica e della Sinclinale Camerte del Club UNESCO di Tolentino Manuel Bernardini hanno costituito il “Gruppo di lavoro attivo dei Club Service della Sinclinale Camerte” con lo scopo di dare informazioni e coscienza ai circa cinquantasette-sessantamila concittadini di vivere una realtà che sarà candidata a Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel World Heritage List UNESCO.

Scopo dell’Attivo dei Club Service della Sinclinale Camerte è lavorare sinergicamente intorno a specifici progetti che si inquadrino nel vasto programma di candidatura del Sito e prevedano attività che impegnino un arco temporale vasto, in un territorio con un contesto socio-economico complesso e nel contempo fragile e delicato infondendo, attraverso interventi presso scuole, associazioni di categoria, circoli ed associazioni presenti ad ogni livello delle comunità, con comunicazioni curate dai soci del Centro Studi Luglio ’67, la consapevolezza delle opportunità e delle ricadute positive che saranno tangibili già durante il periodo (medio-lungo) di candidatura che ci attende.

In questa ottica esauriti i programmi dei singoli Club per il semestre corrente, per il prossimo semestre si armonizzeranno alcune azioni comuni, tese ad evidenziare la volontà operativa di imprimere attività subito riscontrabili che verranno adeguatamente pubblicizzate e diffuse sulla Sinclinale.

Attivo dei Club Service della Sinclinale Camerte

Foto: Erminio Burzacca