Fabriano – Mancata approvazione del Bilancio di Previsione, nota a Prefettura e Regione

Con una lettera firmata dai consiglieri Giovanni Balducci, Barbara Pallucca, Renzo Stroppa, Partito Democratico e Andrea Giombi, Fabriano Progressista, ieri pomeriggio, la minoranza ha comunicato al Prefetto di Ancona, al Governatore della Regione Marche e al Presidente del Collegio dei Revisori dei conti, la mancata approvazione del bilancio di previsione del Comune di Fabriano. I consiglieri comunali hanno segnalato questa mancanza all’Ufficio territoriale del Governo di Ancona e alla regione Marche: entro la data del 31 maggio, termine ultimo per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali, infatti, ciò non è avvenuto nella città della carta. “Ad oggi noi sottoscrittori – si legge in una nota – non abbiamo avuto alcuna comunicazione in riferimento all’approvazione del bilancio di previsione dell’ente pubblico. Cosa maggiormente grave non è stato ancora approvato in Giunta comunale nè bilancio di previsione, né tantomeno il rendiconto della gestione”. I consiglieri ricordano che tra le cause di scioglimento del Consiglio Comunale c’è anche la mancata approvazione nei termini del bilancio. La lettera si conclude con richiesta alle autorità in oggetto di “esercitare le loro competenze previste dalla legge”. Con lo slittamento dell’approvazione del Bilancio “le opere pubbliche sono paralizzate” denuncia Giovanni Balducci, consigliere comunale PD ed ex assessore nella scorsa legislatura. L’analisi della situazione attuale del consigliere di Fabriano Progressista, Andrea Giombi: “Inizialmente ero stato considerato come un ‘grillino’ aggiunto. In realtà volevo verificare, senza partito preso, l’agire della attuale Giunta. Ebbene, atti alla mano, la mia critica oggi è motivata. Il bilancio di previsione – denuncia – ancora non è stato approvato. I lavori per riqualificare il fiume Giano sono in forte ritardo. La situazione dei plessi scolastici non è degna per una città. Sul turismo nulla è stato fatto per collaborare con la vicina Umbria e per valorizzare il legame naturale con le Grotte di Frasassi. Sono stati capaci perfino di respingere la proposta di un Festival della Carta”.

Marco Antonini