Covid – Acquaroli: “Marche in zona gialla dal 26 aprile”

Ancona – Le Marche passeranno dalla zona arancione alla gialla dal 26 aprile prossimo. Lo annuncia il presidente della Regione con un post su Facebook. “Il ministro Speranza – scrive – mi ha confermato che da lunedì la nostra regione tornerà gialla”.

Nelle ultime 24 ore è proseguito il calo dei ricoveri per Covid-19 nelle Marche: ora sono 575 (-21 in un giorno) cioè 140 in meno rispetto a una settimana fa. In calo nell’ultima giornata in particolare i degenti in Semintensiva (153; -17) e in Terapia Intensiva (70; -6) mentre i ricoveri nei reparti non intensivi sono 352 (-2). Sono state dimesse altre 41 persone, comunica il Servizio Sanità della Regione. Gli ospiti di strutture territoriali sono 219 (+3) e gli assistiti nei Pronto soccorso 14 (+1). In calo i positivi in isolamento domiciliare (6.311; -288) e le quarantene per contatto con positivi (13.060 (-21; 4.267 persone con sintomi, 171 operatori sanitari). Il totale dei positivi (ricoveri+isolamenti) è 6.886 mentre i guariti/dimessi salgono a 86.052 (+624).

Tavoli all’aperto

Ancona – Per la Regione Marche i tavoli all’aperto sono quelli che si trovano in strutture aperte “su almeno tre lati”. Lo annuncia il vice presidente della Regione Marche e assessore alle attività produttive Mirco Carloni con un video messaggio su facebook. “La Regione Marche ha predisposto un’interpretazione che fa chiarezza sulle riaperture in zona gialla – spiega -: porticati, dehors, gazebo aperti su tre lati sono da considerarsi all’aperto”. “Molte attività di somministrazione, bar e ristoranti ci hanno chiesto di chiarire il concetto di tavoli all’aperto -aggiunge Ansa -, con gli uffici abbiamo costruito un’interpretazione, inviata anche alle associazioni di categoria, ai Comuni e alle Prefetture, chiara e univoca. Quello che mi hanno preparato gli uffici della Regione e che abbiamo condiviso è che è all’aperto una struttura aperta almeno su tre lati: un deorhs, un loggiato, un porticato, una veranda, se aperti almeno su tre lati, possono essere considerati all’aperto. Spero che questo serva a rendere più semplice la riapertura per molti bar e ristoranti”. Se la veranda o portico utilizzato è circondata da vetrate scorrevoli, si legge nel documento, “queste debbono essere aperte sempre aperte almeno su tre lati, in quanti altrimenti si incorrerebbe di un luogo chiuso, dove è vietato svolgere attività di ristorazione”.

L’assessore Latini 

“Assicurato il rientro in classe al 70% per le superiori delle Province di Ascoli Piceno e Fermo dove anche i trasporti viaggeranno al 70% e niente doppi turni in tutta la regione. Nelle altre tre province marchigiane i trasporti per ora viaggeranno invece al 60%, ma in questo secondo caso entra in gioco l’autonomia scolastica. Sono infatti numerosi gli istituti che hanno anche molti studenti che vivono vicino alle scuole e utilizzano mezzi propri per raggiungerle. Non è quindi detto che la percentuale di copertura del servizio di trasporto incida sulla presenza in classe. Saranno i dirigenti scolastici, a seconda delle esigenze e caratteristiche del proprio istituto e del proprio territorio a organizzarsi caso per caso. Siamo dunque fiduciosi che anche in queste province si possa raggiungere la quota di presenze stabilita”. Queste le parole dell’assessore all’Istruzione Giorgia Latini che oggi insieme all’assessore ai Trasporti Guido Castelli ha partecipato alla riunione del Tavolo di confronto convocato dall’Ufficio scolastico regionale in seduta congiunta con il tavolo regionale per la sicurezza, presenti anche i rappresentanti di ANCI e UPI. Nel corso della riunione convocata a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021, sono state esaminate, a fronte dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica e dello stato delle vaccinazioni del personale scolastico, le risultanze dei tavoli prefettizi delle Province di Fermo e Ascoli Piceno, in cui è stato garantito il servizio di trasporto in sicurezza per la percentuale al 70% di studenti. Per le altre province, in attesa degli esiti dei relativi tavoli, ci si attesta per ora su una previsione di copertura del servizio di trasporto al 60%.

a cura di m.a.