AIDO FABRIANO, IL DONO PIU’ GRANDE
Fabriano – L’A.I.D.O. – ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA DONAZIONE DI ORGANI, TESSUTI E CELLULE – ODV è stata fondata a Bergamo nel 1973. É costituita tra i cittadini favorevoli alla donazione volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico. L’Associazione è costituita e organizzata in forma di Associazione di Volontariato e persegue, senza scopo di lucro, esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Questo è una delle tante caratteristiche dell’A.I.D.O., che è presente anche a Fabriano grazie ad una delle sue tante sedi italiane. Abbiamo contattato Luana Vescovi, Presidente A.I.D.O. Fabriano, per conoscere più approfonditamente l’Associazione, i numeri, le attività e le prospettive: “Per quanto riguarda i numeri a livello italiano ci sono più di ottomila persone in lista d’attesa per ricevere un trapianto di organo (8382 al momento, come riporta il sito del Ministero della Salute che la Presidente ci suggerisce di consultare) – ci afferma Luana Vescovi – e principalmente parliamo di reni, a seguire i restanti. Quello che svolge A.I.D.O. è promuovere, in base al principio della solidarietà sociale, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule; la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi e provvedere, per quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem”.
Le modalità di promozione ce le elenca direttamente la Signora Vescovi, che ci parla delle attività culturali e di collaborazione sempre utili al fine di raccogliere donazioni: “In Italia, a differenza di molti altri Stati, non è prevista la donazione immediata degli organi, perché è obbligatorio l’assenso. Assenso che è possibile dare iscrivendosi proprio ad A.I.D.O., – l’Associazione che, come detto, è presieduta dalla Signora Vescovi anche per i comuni di Genga, Sassoferrato, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico (nonostante in questi comuni non ci siano volontari) – presso l’Ospedale compilando un apposito modulo e tramite la nuova Carta d’Identità Elettronica, che quando viene rinnovata, dà la possibilità di poter esprimere la volontà a donare gli organi. La legge italiana però prevede che nonostante tu abbia confermato la volontà alla donazione, nel momento del triste espianto, è necessario anche il consenso dei parenti entro il secondo grado. Questo fa capire quanto la procedura sia farraginosa, perché se non se ne parla, se non si ragiona, in un momento terribile come quello, la risposta sarebbe troppo spesso “no”.
Ed è qui che si concentra la Presidentessa Vescovi, nel ragionare e nel dialogare in merito alla donazione degli organi e sensibilizzare in merito: “Cerchiamo tutti gli anni di incontrare le classi quarte e quinte degli Istituti Superiori per parlare della cultura del dono e, negli ultimi anni, abbiamo condiviso questo percorso insieme alle Associazioni ADMO e AVIS, perché tutte le tre Associazioni parlano dello stesso argomento, la donazione – prosegue Luana Vescovi – Il percorso è sempre molto interessante e i ragazzi riescono a cogliere nel dettaglio quali sono le problematiche italiane e danno per scontato che sia giusto donare, rendendo questi incontri una formazione sia per loro che anche per noi Associazioni. Questo è il nostro progetto principale, perché ogni anno tocchiamo più di mille ragazzi ed è assolutamente un buon numero, aggiungendo anche che, con gli Istituti che ce lo permettono, approfondiamo l’argomento preparando i ragazzi prima di incontrarci e dopo gli incontri, grazie a dei testi appositi e un ragionamento non fine alla giornata stessa ma un percorso completo e interessante.”
Parliamo però anche di altre iniziative, che toccano più centralmente la città di Fabriano: “Altro progetto è quello che coinvolge gli infioratori di Fabriano – prosegue Luana Vescovi – gruppo di cui faceva parte Sara Menichelli (Sara è stata una donatrice di vita fabrianese. Ha ridato la speranza e la vita a molte persone che erano in lista di attesa. Otto per la precisione.) e di cui tutt’ora fa parte la mamma, con i quali abbiamo creato una collaborazione da circa tre anni (la Presidentessa di A.I.D.O. ci tiene a ringraziarli per la loro disponibilità) e ben due infiorate dedicate alla nostra Associazione. Quella della donazione degli organi infatti, è una tematica nella quale gli Infioratori Fabriano credono molto. Altra collaborazione è quella con Don Umberto Rotili, la quale ci permette di toccare tali argomenti anche nell’ambito della Chiesa e del Clero. Chiaro, il Covid-19 ci ha limitati molto, e al momento, più di scrivere e condividere tramite social, poco altro è possibile fare. Nel futuro però, oltre alla 2^ Borsa di Studio “Sara Menichelli” (che prevede un premio del valore di mille euro), abbiamo pensato che il modo migliore per affrontare la tematica sia far creare ai ragazzi un video in formato social, visto anche l’utilizzo a livello di A.I.D.O. nazionale del cortometraggio prodotto dalla vincitrice della 1^ Borsa di Studio. Tutti insieme, gruppi regionali e provinciali – conclude la Presidentessa di A.I.D.O. Fabriano – cerchiamo di aiutarci e promuovere l’argomento della donazione degli organi.”
Ultimo significativo (e importante) dato è quello dei bambini in attesa di trapianto, perché ammontano a più di duecento. In merito, una recente storia di generosità arriva da Palermo, con una famiglia che ha perso la figlia di nove anni e ha donato fegato e reni, accendendo la speranza di vita di altri tre bambini in diverse regioni italiane, a testimonianza di un gesto che può alleviare il dolore di altri genitori in trepidante attesa. Con la donazione degli organi, è possibile strappare alla morte tante altre persone potenzialmente condannate senza il gesto d’amore più grande di altre persone. È una cultura, è una visione e diventa un elemento della nostra vita.
Lorenzo Ciappelloni