“IMMEDIATA SOSPENSIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ PARROCCHIALI”, CATECHISMO COMPRESO

Di Marco Antonini

A meno di 24 ore dal caso di positività accertato tra il clero della diocesi di Fabriano-Matelica, con conseguente quarantena per più di 10 sacerdoti della Casa del clero, del vescovo emerito Vecerrica e la conferma di alcuni casi accertati anche nell’ambito del catechismo settimanale ai bambini e ragazzi, (2 bambini e un adulto), il vescovo, monsignor Francesco Massara, interviene in quanto “gli eventi accaduti hanno provocato sconcerto in molte comunità della Diocesi e nell’intero territorio nazionale”. Questa mattina, con comunicazione inviata ai parroci, ha disposto “l’immediata sospensione, per la vicaria di Fabriano, di tutte le attività parrocchiali: catechismo, incontri di formazione e assemblee in presenza”. Per quanto riguarda, invece Messa, Sacramenti e Sacramentali sono valide le norme emanate dal Governo e recepite dalla Conferenza Episcopale Italiana. Il vescovo ha esortato a “provvedere nelle parrocchie a sanificare tutti gli ambienti” e ha ricordato che “la responsabilità di ciascuno ad osservare le norme sanitarie, non è lasciata al libero arbitrio, ma è un obbligo a tutela delle persone più fragili” e che “non osservarle è un atteggiamento irresponsabile e moralmente inaccettabile” perché “la vita è un valore imprescindibile al di là delle proprie idee o convinzioni”. Intanto dalla Diocesi fanno sapere che “i sacerdoti non coinvolti dalla quarantena sostituiranno i confratelli e quindi gli orari delle celebrazioni festive di questi giorni sono garantite”.

Il fatto

Clero diocesano di Fabriano in fibrillazione: c’è un caso di positività al Covid-19. Scatta la profilassi dell’Asur: i contatti stretti, tra cui molti sacerdoti che pranzano alla “Casa del Clero”, sono in quarantena in attesa di tampone. Di conseguenza, diverse parrocchie sia di Fabriano che delle frazioni, nonché dei Comuni vicini, come Genga, avranno bisogno di sostituti per le celebrazioni delle sante Messe festive del sabato sera e della domenica. Ad essersi “salvati”, se così si può dire, sono i sacerdoti più giovani che non sono andati a pranzo alla Casa del Clero di via Gioberti, negli ultimi giorni, la struttura diocesana punto di riferimento dove vivono i preti in pensione e non solo. Il parroco positivo è di una frazione del Comune di Fabriano. Una volta effettuato il tampone è stato messo in quarantena. L’Asur ha effettuato lunghe indagini per rintracciare i contatti degli ultimi giorni. C’è apprensione in città. L’auspicio è che i tamponi che verranno fatti, nei prossimi giorni, ai preti in quarantena (una ventina in tutto) e al vescovo emerito, monsignor Vecerrica, in quanto contatti stretti, diano esito negativo visto che ad oggi nessuno ha manifestato sintomatologia. Lo stesso auspicio anche nei confronti dei bambini del catechismo e delle loro famiglie che vivono giorni pieni di preoccupazione.

Per il momento c’è da sostituire i parroci che non potranno celebrare almeno fino al 10 febbraio, ultimo giorno di quarantena per quasi tutti i preti coinvolti.