OTTO PER MILLE, FONDI PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

di Marco Antonini

Fabriano – Nel corso del 2020 sono molte le attività finanziate a Fabriano e nei Comuni della Diocesi con i fondi dell’8 per mille. “A livello nazionale, per far fronte all’emergenza Coronavirus, la Cei ha stanziato ad oggi 237,9 milioni di euro dai fondi straordinari – dice l’economo diocesano, don Antonio Esposito – e di questi, circa 210 milioni di euro, sono stati erogati alle Diocesi italiane per interventi sul territorio a sostegno di famiglie e persone in situazioni di povertà o di necessità”. Nella Diocesi di Fabriano-Matelica è arrivato un primo versamento di poco più di 200mila euro. La cifra è stata subito destinata in favore di diverse decine di famiglie in stato di necessità e per dare risposte a situazioni di emergenza abitativa reperendo e mettendo a disposizione appartamenti dopo interventi di ristrutturazione ed arredo. “Altri fondi – conclude l’economo – sono stati destinati alle Associazioni di volontariato per far fronte alle più variegate situazioni di disagio, come il caso dell’Unitalsi con un contributo di euro 6mila euro per l’acquisto di una carrozzina per disabili o la Casa di Accoglienza della San Vincenzo de’Paoli con un contributo di 37mila euro per la gestione del servizio di prima accoglienza”.

Sono in arrivo, poi, altri fondi derivanti dall’8 per mille dell’Irpef. Si tratta di due preziosi contributi per risistemare altrettanti immobili siti nelle frazioni del Comune di Fabriano che hanno urgente necessità di essere ristrutturati. Parliamo della chiesa parrocchiale di San Salvatore di Montelago (le prime notizie della chiesa parrocchiale risalgono al 1274) per la quale la Cei ha previsto uno stanziamento di 84mila euro mentre i restanti 30mila restano a carico della parrocchia, e della casa canonica ed aule parrocchiali adiacenti la chiesa di San Venanzo, ad Albacina. In quest’ultima frazione gli edifici in questione, danneggiati dal sisma del 2016, necessitano di un intervento di consolidamento strutturale che mira al ripristino delle lesioni sulle murature portanti, sia all’esterno che all’interno. La chiesa, tra le altre cose, conserva un trittico del Maestro di Staffolo, raffigurante la Madonna col Bambino in trono, San Venanzo e San Mariano, l’Arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata.