CARITAS, AUMENTANO LE RICHIESTE DA FABRIANO
di Marco Antonini
Fabriano – Sono quasi 800 le persone che sono giunte presso i centri di ascolto della Caritas della Diocesi di Fabriano-Matelica nel 2020. Un numero destinato ad aumentare causa pandemia. Quest’anno, da gennaio a novembre, sono stati effettuati più di 2.800 interventi di sostegno economico per pagamento affitto o bolletta. Quest’anno su 1.200 persone che sono arrivate alla Caritas, oltre il 70% sono italiani. Operativo da settembre anche l’Emporio della Solidarietà per aiutare chi si trova in difficoltà. “Con la pandemia molte cose sono cambiate: le richieste sono aumentate del 48%, ci sono anche piccoli commercianti ed artigiani ad avvicinarsi ai nostri sportelli” riferiscono dalla Caritas. Nel futuro ci sono anche progetti legati al mondo dell’agricoltura sociale e dei tirocini lavorativi per mettere al centro la dignità del lavoro e lo sviluppo umano della persona.
L’Emporio
Inaugurato il 9 settembre, a Fabriano, l’Emporio della solidarietà “Papa Francesco”, promosso dalla Caritas diocesana di Fabriano-Matelica, è aperto il lunedì e il mercoledì mattina, dalle 9.30 alle 12, e il venerdì pomeriggio, dalle 14 alle 17.30. L’emporio occupa il piano inferiore della nuova sede Caritas che ospita anche il Centro di ascolto che in questi mesi ha accolto oltre 640 persone. Al suo interno verranno distribuiti generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e ogni altro materiale frutto di donazioni. Più di 20 i volontari al lavoro presso i locali di via Fontanelle. “La costituzione di questo Emporio – aveva spiegato al Sir monsignor Francesco Massara vescovo di Fabriano-Matelica – nasce proprio dall’ascolto di questi mesi e vuole dare una risposta evangelica ai bisogni concreti della popolazione. Il disagio sociale della zona di Fabriano è, infatti, enorme poiché segnato, in primis, da una grave crisi industriale. Tante famiglie soffrono la perdita di lavoro e dunque anche della loro dignità. Grande è anche il bisogno di ascolto che è cresciuto dopo l’emergenza Covid-19 che ha ulteriormente aggravato la situazione”. L’emporio, aggiunge il vescovo, “sarà gestito dalla Caritas diocesana grazie all’ausilio di tanti volontari e al sostegno di Caritas Italiana e di una fitta rete di semplici cittadini, benefattori e aziende donatrici. Importante si è rivelata anche la sinergia con le Istituzioni, le Amministrazioni e i servizi sociali presenti nel territorio. Non dimentichiamo – conclude mons. Massara – che questa terra fa parte anche del cratere sismico del terremoto del 2016. Questa concomitanza di fattori, crisi economica, Covid-19 e sisma non può non chiedere un lavoro comune, sinergico con altri enti e Istituzioni in vista di risultati concreti ed efficaci. Questa iniziativa ci aiuta ad allargare la nostra fratellanza al di là delle differenze di pelle, di fede, di politica. Al centro abbiamo messo l’uomo, creatura di Dio, con la sua dignità da preservare e rispettare”. Per info: Caritas Diocesana: tel. 0732 22429.