Pdl ‘città della carta e della filigrana’, duro attacco dell’Associazione Fabriano Progressista

A cura dell’Associazione Fabriano Progressista

Viste le recenti sortite polemiche del nostro/ vostro Sindaco sui mezzi di comunicazione a proposito della mancata approvazione della legge regionale su Fabriano Città della Carta e della Filigrana precisiamo che l’iter seguito dall’Associazione Fabriano Progressista è stato quanto di più istituzionale si possa immaginare. Proviamo a riassumere sinteticamente i fatti.

Venuti a conoscenza di analoghe leggi approvate dalla Regione per la fotografia di Senigallia e per la fisarmonica di Castelfidardo, promosse dall’Assessorato al turismo e cultura, prendemmo un appuntamento e dopo un passaggio interlocutorio con gli organismi regionali, il consigliere Vinicio Arteconi presentò una bozza di documento prima in commissione consiliare e poi alla capigruppo per la sua condivisione. La mozione, dopo pochi emendamenti e con il beneplacito di tutti i gruppi politici, fu depositata a dicembre e approvata in aprile. Il documento impegnava il Sindaco e la giunta a trasmetterlo in Regione e a seguirne l’iter. La stessa Fondazione Fedrigoni espresse un profondo apprezzamento per l’iniziativa e per la possibilità di iniziare il percorso regionale per il riconoscimento della Filigrana come “bene immateriale dell’Umanità”. Ovviamente, il nostro interessamento in Regione proseguì e ricevemmo sempre ampie assicurazioni. E’ a questo punto che apprendemmo dalla stampa di una analoga iniziativa della Fondazione Carifac presentata ufficialmente al Museo della Carta e della Filigrana. Intervennero il Presidente della Carifac Ottaviani, l’Assessore regionale alle attività produttive Bora e il segretario del Pd locale, Ducoli. Cosa singolare a ben pensarci, perché alla presentazione di una legge per la città, la città non fu invitata anzi eravamo ospiti in casa nostra, tant’è che il Sindaco era seduto tra il pubblico e non erano presenti altri attori interessati all’iniziativa (Istocarta, Fondazione Fedrigoni).

Alle rimostranze di alcuni di noi gli organizzatori si mostrarono sorpresi e stupiti e dichiararono di non conoscere l’analoga iniziativa in corso portata avanti dal Comune e dall’Assessorato regionale al turismo. Gli stessi consiglieri comunali del Pd mostrarono in più occasioni imbarazzo e l’esplicito disaccordo con il loro segretario. Andammo in Regione con l’Assessore alla cultura e turismo di Fabriano, con alcuni consiglieri comunali e il responsabile del Museo della Carta e della Filigrana. L’incontro avvenne presso l’ Assessorato al turismo, competente in materia e la dirigente provò a fare una mediazione promettendo una sintesi fra le due proposte. Noi sottolineammo la prevalenza del rapporto fra le due amministrazioni pubbliche, Comune e Regione, le sole legittimate a rappresentare il territorio. Quindi signor Sindaco rispediamo al mittente le accuse di protagonismo e di fughe in avanti, semmai è Lei che non ha onorato il mandato ricevuto dal Consiglio Comunale, suscitando perplessità e malumori anche fra i consiglieri di maggioranza. E’ Lei, Sindaco, che deve essere rispettoso delle decisioni e delle prerogative del consiglio comunale e del mandato che le ha conferito politicamente l’intera città. E’ Lei Sindaco che non può soggiogare a suo piacimento le Istituzioni e mortificare i suoi stessi esponenti di giunta e la rappresentanza politica che riveste il suo capogruppo. Lei Signor Sindaco, faccia il Sindaco e non anche il Presidente del Consiglio Comunale, l’Assessore di turno, nonché il Capogruppo. E, ne le è concesso di dichiarare pubblicamente di sostenere l’iniziativa della Fondazione Carifac, quando il mandato ricevuto dal Consiglio è ben altro. E, Lei Sindaco Santarelli lo vorrebbe smentire per i suoi giochetti politico-elettorali delle prossime elezioni regionali da spendere in una coalizione di centro destra/destra. Finalmente, i pseudo sinistroidi fabrianesi dei 5 stelle mostrano il loro vero volto. Siamo convinti inoltre, che il termine minoranza non si addica più all’opposizione in quanto non crediamo che voi siate più maggioranza in città. Sig. Sindaco le bugie hanno le gambe corte. Forse si può anche essere eletti Sindaco ma, come diceva Totò, signori si nasce.