SOLO 3 NUOVE CLASSI ALLA MARCO POLO, GENITORI PRONTI A RICORRERE AL TAR

di Marco Antonini

Fabriano – Genitori pronti a ricorrere alle vie legali per evitare le classi pollaio alla scuola media Marco Polo di Fabriano. “Se non dovessero istituire la quarta classe, ci rivolgeremo al Tar Marche”, dichiarano dall’Associazione di volontariato “La Scuola Siamo Noi” costituita da genitori di studenti frequentanti l’Istituto comprensivo Ovest Marco Polo di Fabriano. La decisione presa dall’Ufficio Scolastico Regione Marche, a seguito della comunicazione delle formazioni delle prime classi anno scolastico 2020/2021 presso la scuola media Marco Polo, ha scatenato le proteste dei genitori. La richiesta partita dalla scuola, tramite la dirigente, Aurelia Brita, era per la formazione di quattro classi per 75 iscrizioni complessive.

“Così facendo si eviterebbero le cosiddette classi pollaio e si rispetterebbe la salute dei figli in epoca di pandemia da Covid-19” riferiscono dall’associazione. Invece le classi autorizzate sono solo tre che saranno composte da 25 studenti ciascuna. In due di queste ci sarà la necessità di insegnanti di sostegno. Quindi la presenza fisica in classe sarà ancora aumentata. In più molte delle iscrizioni alla Marco Polo erano state dettate anche dalla presenza di una classe, la I B, che avrebbe concluso le lezioni il venerdì alle ore 14 e non il sabato mattina. In tutto 16 famiglie che avevano scelto questa possibilità. Autorizzando solo tre prime classi, questa opportunità non dovrebbe esserci più. Dalle istituzioni scolastiche si è nuovamente sollecitata una rivalutazione della decisione. “Le 3 classi autorizzate, composte da 25 alunni l’una, non permetteranno una didattica sicura, non tiene conto dei bambini diversamente abili e delle loro esigenze”, evidenziano dall’Associazione di genitori. La battaglia è solo all’inizio. “Ci faremo portavoce, nelle sedi opportune e con i supporti giuridici necessari, affinché tale scelta scellerata venga riconsiderata. Abbiamo già incaricato- anticipano – uno studio legale affinché predisponga gli atti necessari per l’impugnazione del provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale”. Sulla vicenda era già intervenuto il sindaco, Santarelli.