Whirpool, proseguono le proteste verso azienda e governo
Il punto dei sindacati Fim, Fiom e Uilm
A Napoli, nei giorni scorsi, i lavoratori di Whirlpool hanno manifestato presso il consolato americano per chiedere di recedere dalla decisione di chiudere il sito partenopeo, di rispettare l’accordo del 2018 e di assicurare un futuro a tutti gli stabilimenti e gli enti di ricerca e di staff italiani. Hanno partecipato, accanto ai lavoratori campani, colleghi provenienti da tutti i siti italiani della Whirpool, dalla Lombardia alle Marche, nonché da molte altre imprese del territorio e da Embraco, nella consapevolezza che la vertenza Whirpool ha acquisito un valore simbolico e sistemico. Anche su di essa si misurerà difatti la capacità e la stessa volontà del Governo di difendere l’occupazione e il sistema industriale, giacché dopo le prime parole di solidarietà il Ministero dello Sviluppo economico sembra purtroppo avallare la linea aziendale. Al termine della manifestazione una delegazione di Fim-Fiom-Uilm Nazionale in rappresentanza dei lavoratori e lavoratrici di Whirlpool è stata ricevuta dal Console Americano. Allo stesso abbiamo presentato la richiesta di intervento e sensibilizzazione nei confronti della Multinazionale Americana affinché ritorni sui suoi passi e ritiri l’idea folle di chiudere lo stabilimento di Napoli. Il Console si è dimostrato molto attento e ha dichiarato che trasferirà all’Ambasciatore Americano le nostre richieste invitandoci anche a inviargliele per iscritto.
Il sindacato dei lavoratori all’incontro del 31 luglio chiederà al Ministero dello Sviluppo economico di schierarsi al fianco dei lavoratori e di varare provvedimenti concreti in grado di influenzare la multinazionale. Abbiamo già suggerito alcune misure che in passato potrebbero essere prese, ma più in generale chiediamo norme che incentivino gli investimenti, in caso di rilancio, e penalizzino le chiusure, in caso di delocalizzazione. Oltre a Napoli, minacciata di chiusura, denunciamo una situazione grave più generale, a iniziare da Caserta e dalle sedi impiegatizie marchigiana e lombarda. A supporto della vertenza il coordinamento nazionale di ha deciso ulteriori 4 ore di sciopero da tenere entro il 31 luglio e il blocco degli straordinari a tempo indeterminato.
Whirlpool. Tibaldi (Fiom): azienda scopra le carte e si trovi una soluzione
“È tempo che Whirlpool scopra le proprie carte. L’azienda sta lavorando ad un aumento dei volumi produttivi, vogliamo sapere quanto durerà e come sta andando il mercato in Italia. Se è vero che le decisioni vengono prese in base all’andamento del mercato, noi rivendichiamo il fatto che il lavoro c’è e che non c’è nessuna giustificazione a chiudere gli stabilimenti, soprattutto se poi al Nord vengono annunciate nuove assunzioni. Programmeremo altre 4 ore di sciopero da qui al 31 luglio, giorno in cui è convocato il tavolo al Mise con la presenza del Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli, a cui chiediamo che partecipi anche la Ministra del Lavoro Catalfo. È necessario che il Governo provveda a individuare una soluzione, che dovrà essere poi sottoposta al vaglio della Presidenza del Consiglio. Siamo pronti a tener duro fino a che non verrà trovata una soluzione per tutto il gruppo, che scongiuri il disimpegno dell’azienda dall’Italia. Nei giorni scorsi hanno scioperato e manifestato a Napoli i lavoratori Whirlpool provenienti da tutti gli stabilimenti d’Italia. La nostra forza è la compattezza delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico. (immagine di repertorio)
A cura di m.a.