LEONARDO CAPITANELLI, “SULLE STRADE ASSOLATE” DI TERRA SANTA

di Marco Antonini

Fabriano – Tau Editrice presenta il volume di Leonardo Capitanelli “Sulle strade assolate”. Un ragazzo racconta la sua Terra Santa, con la Prefazione di Francesco Lorenzi, per la collana Narrazioni (92 pagine, 10 euro). In tutte le librerie dal 1 luglio 2020. Un libro da leggere che raccoglie le cronache di un ragazzo che fa la straordinaria esperienza del viaggio in Terra Santa. Un intreccio fatto di letture, incontri, esperienze e scritti personali: il
racconto di Leonardo riconsegna a Dio il senso di questo pellegrinaggio, mettendolo a disposizione anche di chi è rimasto a casa. Ho incontrato l’autore, il giovane Leonardo Capitanelli.

Chi è Leonardo Capitanelli?

Leonardo Capitanelli è nato nel 1989. Vive a Senigallia. Lavora come libero professionista e consulente tecnico. Alcuni lo definiscono “l’Ingegnere scrittore”. Pratica il Kung-Fu e il Tai- Chi-Chuan e dal 2010 ne è insegnante per la Scuola Nove Armonie ASD. Convoglia il percorso spirituale nella vita quotidiana. Ama fantasticare con i bambini per i quali scrive racconti divertenti. Un messaggio ben preciso il suo: “Coltiva e Ispira”; un progetto al servizio di menti attive e creative che ha preso forma negli anni su www.leonardocapitanelli.it   Diverse le pubblicazioni precedenti: “Lungo la via di Damasco”, “Lungo la via di Damasco 2.0”, “Raccontami un po’”.

Da quanti anni ha incontrato la scrittura e perché?

Ho incontrato la scrittura non appena ho imparato a scrivere. Ero bambino allora e ciò che mi ricordo è che scrivevo perché mi faceva stare bene, perché riuscivo a tirare fuori qualcosa che a voce non era possibile esprimere, perché potevo spaziare in “mondi” lontani e al contempo profondi.

Sulle strade assolate … di Gerusalemme. Come è nato il libro?

Questo mio nuovo libro, Sulle Strade Assolate, edito da Tau Editrice, con Prefazione di Francesco Lorenzi dei The Sun, è nato durante il mio viaggio in Terra Santa del 2016. L’opera raccoglie le cronache di quell’esperienza straordinaria. Incontri, esperienze, riflessioni spontanee e fresche. Sulle Strade Assolate narra di ciò che mi hanno toccato nel profondo, di ciò che mi hanno cambiato dentro e “fuori”.

Cosa ti sei portato a casa di quella magnifica porzione di terra?

Una parte di me. Un’intima parte di me incastonata su di un livello inusuale e immateriale, ma “tremendamente” vero e tangibile. Porto a casa anche i volti e i racconti delle pietre umane che vivono in quella porzione di terra, tanto spirituale quanto brutale. L’ascolto e il sapersi mettere da parte… ah! Quanto è importante questa attitudine.

Nella tua vita ha incontrato diverse “Terre Sante”?

Sì. Ne ho incontrate diverse, anche a chilometro zero. Terre fatte di luoghi e persone che mi hanno messo a contatto con il mio sé più vero, più spirituale; solo per citarne due: l’incontro e le esperienze vissute con Don Giuseppe Forasacco a Collevalenza, l’incontro a Senigallia con il mio Maestro di Kung-Fu Maurizio Cini e il percorso che ne è susseguito e che ancora continua, più forte che mai.

Viaggiare (non solo per riposarsi, ma per conoscere) può dare nuovi stimoli alle nuove generazioni che leggono meno e sembrano meno attente a ciò che abbiamo intorno?

In un modo o nell’altro il viaggio ti proietta in una dimensione insolita e appagante. C’è chi sceglie i viaggi nel senso letterale della parola; chi sceglie di viaggiare attraverso i libri, la cultura, l’arte. Se la quotidianità è diventata noiosa, tanto da non motivare più le nuove generazioni, che tendono a chiudersi nella banalità e nel qualunquismo, non c’è niente di meglio di un viaggio alla scoperta di ciò che non conosci, di ciò che non percepisci, di ciò che non pensavi esistere. Ma forse… questi viaggi possono “funzionare” da stimolo solo se ci sono dei buoni testimoni, dei “leader” coinvolgenti, dei buoni esploratori che sappiano illustrare le meraviglie che questo mondo e i suoi abitanti hanno ancora da dare.

Terra Santa è innanzitutto spiritualità. C’è spazio per Dio in questo mondo?

Oh, se c’è spazio! Certo, non possiamo dire che nella nostra quotidianità concediamo poi troppo spazio alla spiritualità, a Dio. Di solito ci occupiamo di altro e solo quando arrivano le catastrofi siamo soliti aggrapparci a Lui, nella speranza che possa risolvere tutto. Noi siamo parte attiva di questo mondo e siamo liberi. Liberi di scegliere se vivere a pieno, coinvolgendo materialità e spiritualità, oppure vivere solo di immediatezze. Siamo in un momento storico eccezionale. È evidente che la nostra tecnica, da sola, non è capace di dare risposta ai grandi problemi che ci troviamo ad affrontare. E allora possiamo concedere un po’ di spazio in più alla spiritualità.  Mica tanto… quel poco che basta, ma che sommato per ogni singola persona può essere tantissimo. Non serve nemmeno crederci, serve osservare cosa cambia e cosa resta uguale. Da lì cambia tutto. Provare per credere.

Perché acquistare “Sulle strade assolate”?

Perché come dice Francesco Lorenzi nella prefazione “è un libro che fa bene al cuore”.