ELECTOLUX, VOLA LA PRODUZIONE NELLO STABILIMENTO DI CERRETO D’ESI

Cerreto d’Esi – Superare il budget produttivo, nonostante il Covid-19, è possibile. È quanto accade nello stabilimento di Electrolux, ex Best, di Cerreto d’Esi. Da poche settimane è stata anche avviata la campagna per i test sierologici per il coronavirus su tutti i siti italiani della multinazionale svedese. Intanto Electrolux ha dato vita a una campagna di test sierologici su base volontaria. Le adesioni non sono state altissime. A livello nazionale ci si è attestati al 26,2% per gli impiegati e 20% per le tute blu. Bassa l’adesione a Cerreto d’Esi: hanno deciso di aderire, per il momento, 46 impiegati e 61 operai. L’accordo sulle linee guida “Protocolli per emergenza Covid-19” in scadenza a fine mese, intanto, è stato prorogato fino al 31 ottobre.

Nei giorni scorsi si è tenuto il coordinamento nazionale fra sindacati di categoria, Fim, Fiom, Uilm, e i vertici di Electrolux. Un dato positivo su tutti è emerso e riguarda lo stabilimento di Cerreto D’Esi dove sono occupati circa 300 lavoratori. “Alla ripresa delle attività dopo il lockdwn dovuto alla pandemia da Covid-19, lo stabilimento di Cerreto D’Esi rappresenta un unicum in tutto il gruppo. Infatti viene superato il budget previsto, che era già ambizioso”, hanno fatto sapere dalla multinazionale. Nonostante la pandemia da coronavirus si supera l’asticella rispetto allo scorso anno per la produzione di cappe del segmento alto di gamma. Già nel 2019, rispetto al 2018, vi era stato un incremento significativo, tanto da indurre Electrolux a fissare un’asticella molto alta per il 2020, intorno ai 75 mila pezzi annui. Sicuramente questo dato sarà incrementato passando a 84mila pezzi annui. “La grande qualità che ha sempre contraddistinto lo stabilimento di Cerreto d’Esi, unità alla professionalità e alla capacità di risposta del territorio, stanno consentendo, attraverso l’utilizzo dello straordinario e il ricorso al lavoro somministrato, di dare le giuste risposte al mercato. Diventa indispensabile aprire una discussione su come creare occupazione stabile”, dichiara Pierpaolo Pullini, responsabile Fiom per il distretto economico del Fabrianese.

Marco Antonini