PALA CESARI, I LAVORI CON L’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

di Marco Antonini

Fabriano – Con l’avanzo di amministrazione la Giunta Santarelli mette nuovamente mano al Pala Cesari. Sul piatto circa 170mila euro che verranno impegnati per rendere completamente funzionale il palas che da anni ospita le atlete della Ginnastica Fabriano. “Con questo intervento – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci – il Pala Cesari avrà una capienza di circa mille posti. Fino a qualche anno fa era ferma a 99 persone. Poi il nostro primo intervento ha permesso di arrivare a una capienza di circa 400”.

La situazione è peggiorata la settimana scorsa quando, causa infiltrazioni alla cupola, è stato interdetto l’uso della parte centrale della struttura. Con ordinanza del primo cittadino è stato vietato l’utilizzo del campo principale, senza coinvolgere le altre piccole palestre interne. Il problema per il momento, infatti, è circoscritto a una piccola porzione. “Al Pala Cesari – dice il sindaco, Gabriele Santarelli – abbiamo già investito circa 100mila euro per poter rendere agibile una delle due gradinate e rifare uno spogliatoio e i bagni. Verranno investiti altri 170 mila euro per sistemare il tetto che ha infiltrazioni e terminare i lavori in altri spogliatoi. Tutto questo non sarà sufficiente a dare un aspetto decoroso, ma almeno lo renderà sicuro consentendo l’ingresso del pubblico che prima dell’intervento poteva essere al massimo di meno di 100 persone”.

Un lavoro, quindi, atteso dagli sportivi e non solo per uno storico edificio situato a pochi metri dalla trafficata via Dante, quartiere Santa Maria. Intanto si stanno progettando interventi anche al Palaguerrieri, tempio del basket cittadino, una nuova pista di atletica allo stadio ed è stato tolto l’amianto dalle pareti della palestra della scuola primaria Mazzini, via Fabbri, quartiere Borgo. Qui verrà rifatto anche il parquet. Non manca una nota polemica del sindaco Santarelli su questo argomento: “Magari se “quelli bravi” ci avessero fatto trovare qualcosa a posto ci saremmo potuti dedicare ad altro”. Il riferimento è alle passate amministrazioni.