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UN VIAGGIO SPECIALE NEL MONASTERO DI SAN SILVESTRO

di Francesco Fantini

Fabriano – Il Monastero di San Silvestro si colloca in una posizione suggestiva e panoramica, luogo di passeggiate ed escursioni. E’ situato sulla sommità di un monte, Monte Fano, a 890 metri di altitudine ma a poca distanza da Fabriano. Il Monastero è legato alla figura di San Silvestro, fondatore dell’ordine dei Silvestrini. Originario della famiglia Guzzolini di Osimo, dove nacque nel 1177 e dove fondò l’ Ordine San Benedetto di Montefano, riconosciuto dal pontefice nel 1248.

Silvestro, uomo dello Spirito, è stato soprattutto il testimone, il maestro, l’ispiratore del suo movimento monastico. La Vita evidenzia il ruolo che Silvestro ebbe ai primordi dell’Ordine di Montefano quale padre spirituale. L’esperienza di Silvestro, al pari di quella di Benedetto, fu inizialmente eremitica sul modello degli antichi padri del deserto, e si presentò come una rilettura della grande tradizione benedettina nel contesto religioso e socio-culturale marchigiano del Duecento. Silvestro mirava a una fondazione nuova, libera dai vincoli di precedenti tradizioni feudali e rispondente alle nuove esigenze, pur nella fedeltà alla regola di san Benedetto. Egli adottò per il suo movimento il sistema congregazionistico, maggiormente efficace per garantire l’indipendenza e l’autonomia dei monasteri di fronte alla potenze temporali. Il desiderio di sganciarsi totalmente dall’ambito feudale si avverte in Silvestro anche nella scelta del titolo di «priore» al posto di quello di «abate», diventato ormai sinonimo di feudatario ricco e potente.

L’eremo venne fondato da San Silvestro Guzzolini nel 1231 in prossimità della sorgente fonte Vembrici, come sede del nuovo ordine monastico da lui costituito, in seguito denominato Congregazione Silvestrina. Nello stesso anno fu edificato dai Silvestrini il Monastero di San Benedetto entro le mura di Fabriano, dove nel 1390 trovarono rifugio, per motivi di sicurezza, gli stessi monaci di Monte Fano. Ormai privo di manutenzione, il cenobio di Monte Fano viene restaurato intorno alla metà del 1400. Molti interventi di miglioria e ampliamento sono poi effettuati tra il XVII e XVIII secolo, periodo al quale è riconducibile l’aspetto attuale, ad eccezione dell’edificio situato al di sopra del monastero risalente agli anni Cinquanta del secolo scorso. Dopo le soppressioni del 1810 e del 1866, l’eremo torna ad essere il centro spirituale della Congregazione Silvestrina.

A livello architetturale, artistico e strutturale, oltre al coro della chiesa sono da segnalare: una tela di Claudio Ridolfi del 1644, allievo del Tiepolo, raffigurante La Madonna che porge l’Eucarestia a S.Silvestro e quattro statue lignee dorate del secolo XVII. Le reliquie di S.Silvestro sono conservate in un’urna moderna. La Chiesa Inferiore, edificata nel XIII secolo, è dedicata a S.Benedetto. Le 24 lunette che ornano le pareti dei chiostri del monastero sono opera di Antonio Ungarini di Fabriano sono settecentesche e rappresentano episodi della vita di San Silvestro abate, ricavati dalla Vita Silvestri, scritta dal monaco Andrea di Giacomo da Fabriano tra il 1274 e il 1282. Monte Fano attualmente ospita una comunità monastica molto attiva culturalmente e spiritualmente; oltre agli studi e alle ricerche curate dai monaci, l’eremo si caratterizza per la presenza di un efficiente laboratorio di restauro del libro antico, una biblioteca storica che vanta 70.000 volumi, l’archivio storico della Congregazione Silvestrina e una foresteria. Il Monastero rappresenta un luogo di alta spiritualità al contatto con la natura, rappresentando un sito religioso di rilevanza internazionale in un contesto paesaggistico caratterizzato dalle montagne dell’Appennino.