SS 76, IN ARRIVO OSSIGENO PER LE IMPRESE CREDITRICI

di Marco Antonini

Fabriano – Ossigeno alle imprese che hanno lavorato, negli ultimi anni, sulla strada cantiere 76 e attendevano i pagamenti di quanto già fatto. Con le difficoltà di Astaldi in concordato si naviga comunque a vista, ma la firma di ieri, 20 giugno, dà fiducia alle aziende, alcune delle quali, in subappalto, potrebbero tornare a lavorare. La notizia che tante imprese marchigiane attendevano è arrivata: è stato firmato il decreto dirigenziale al Ministero che permette la ripartizione dei primi 45,5 milioni di euro del fondo “Salva Opere” alle imprese che, l’anno scorso, ne hanno fatto richiesta. Sono 522 i pagamenti da effettuare a 400 aziende, diverse delle quali hanno lavorato anche tra Marche e Umbria lungo la direttrice Ancona-Perugia. Complessivamente le imprese vantano crediti per 129 milioni di euro. Di questi entro luglio-agosto arriveranno i primi 45,5. “E’ un atto importante per le imprese che stanno attraversando un grande periodo di difficoltà anche a causa della pandemia e per mancanza di liquidità. Confartigianato Trasporti Marche – dice Emanuele Pepa, copresidente del Comitato Creditori Astaldi Marche e Umbria – auspica che gli importi siano erogati quanto prima e che contemporaneamente venga messa in pagamento la seconda tranche utilizzando lo stanziamento di 40milioni previsto dal Decreto Rilancio in fase di conversione”. Secondo Gilberto Gasparoni, Confartigianato Trasporti, questi sono “fondi importanti che servono alla sopravvivenza delle aziende che attendevano, da tempo, questi soldi per andare avanti. Ad oggi ci sono circa 20 piccole imprese che lavorano tra Pedemontana e cantiere SS 76, ma per poter andare a lavoro a regime per ultimare la strada servono pagamenti puntuali da parte del contraente generale”. La deputata fabrianese M5s e vice presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Patrizia Terzoni, ricorda che il Fondo è nato a seguito della vicenda Quadrilatero che “ha fatto da apripista per una norma che tutela imprese, soprattutto le più piccole, e lavoratori”. Secondo Terzoni “il Fondo è diventato uno dei meccanismi per assicurare la tenuta sociale tanto che è stato rifinanziato con 40 milioni proprio ora nel Decreto Rilancio. Nella ripartizione sono coinvolte diverse decine di aziende del territorio umbro marchigiano che hanno lavorato ai cantieri Quadrilatero e che ora si vedono riconosciuto il lavoro svolto”.

“La firma al decreto attuativo per il primo piano di riparto da 45,5 milioni del Fondo Salva-imprese è una notizia veramente importante: 525 creditori dei general contractor falliti percepiranno direttamente le risorse che spettano loro e senza che queste possano andare a compensare eventuali debiti verso il Fisco. Un’autentica boccata d’ossigeno, in una fase particolarmente critica per imprese e professionisti del Quadrilatero Umbria-Marche, così come per quelli della Sicilia e della Sardegna. A cascata, le risorse porteranno sollievo anche a migliaia di lavoratori di quelle imprese del settore edile. Era doveroso farlo e il governo ha mantenuto l’impegno, per questo ringraziamo in particolare il vice ministro Giancarlo Cancelleri”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama.