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COVID-19, FABRIANO SALUTA IL PROFESSORE

Di Marco Antonini

Fabriano – Lutto nella città della carta. È morto a 78 anni D. G.. Il decesso è avvenuto ieri sera all’ospedale Urbani di Jesi dove era ricoverato dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute a seguito di positività al Covid-19. Lascia una figlia, una sorella, due fratelli e i parenti tutti nel dolore. Domani, giovedì 2 aprile, avrà luogo trasferimento della salma dall’ospedale al cimitero di San Vittore di Genga dove, alla presenza di pochi familiari, avrà luogo la benedizione e la sepoltura. E’ il terzo fabrianese che muore da quando è iniziata l’odissea del coronavirus. Fabrianese d’azione, ha insegnato Lettere alle scuole medie.

Tamponi

I dati aggiornati ad oggi, 1 aprile, alle ore 18, parlano di 68 casi di positività Covid-19 a Fabriano. Non si segnalano, infatti, dopo i 6 casi di ieri, ulteriori aggiornamenti da Fabriano. Da segnalare, tra le persone risultate positive al tampone, in quarantena a casa e quindi non ricoverate, anche due bambini di 7 e 11 anni.

A Sassoferrato sono due i nuovi casi di positività accertati oggi dall’Asur. I casi complessivi, nella città sentina, sono 17, comprese le tre persone purtroppo decedute. Questa mattina, intanto, sono stati sottoposti a tampone tutti gli operatori della Residenza Protetta di Sassoferrato e tutti gli ospiti. A breve tale profilassi sarà replicata anche per gli operatori ed i pazienti sintomatici delle cure intermedie e Rsa. “Si rinnova, come oramai di consueto, l’invito alla popolazione alla scrupolosa osservanza delle prescrizioni già fornite a livello ufficiale dalle Istituzioni e ampiamente diffuse da questa Amministrazione nei giorni scorsi, richiamando la cittadinanza, soprattutto nell’odierno frangente, al più rigoroso rispetto del senso civico di comunità” si legge nella nota del sindaco, Maurizio Greci. A Cerreto d’Esi, invece, il bilancio è fermo da giorni a due casi, zero a Genga e Serra San Quirico.

Marche

Nelle Marche, secondo il bollettino del Gores di oggi, 1 aprile, dall’inizio dell’emergenza sono decedute 503 persone, di cui 338 maschi e 165 femmine. La provincia dove sono avvenuti più decessi è Pesaro-Urbino. Le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore sono 26.

Ceriscioli

“No alle passeggiate. Non possiamo permetterci di allentare i provvedimenti presi perché sarebbe sbagliato: passerebbe il messaggio che si può abbassare la guardia e invece non è ancora il momento di farlo”. E’ la posizione del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli a proposito della circolare del Ministero dell’Interno che autorizza le passeggiate genitore-figlio minore nei pressi della propria abitazione. “Un provvedimento – aggiunge Ceriscioli – assunto dal Governo senza essere stato condiviso con i presidenti. La mia richiesta è di sospendere la circolare e di tornare velocemente a un tavolo di condivisione, facendo esattamente quello che il Governo aveva chiesto alle Regioni all’inizio dell’emergenza. “