IL TAMPONE SI FA A BORDO AUTO, DA OGGI ANCHE A FABRIANO
di Marco Antonini
Debutta oggi a Fabriano il “tampone a bordo”. Nell’ambito dell’emergenza Coronavirus c’è una novità a livello nazionale – è uno dei primi casi in Italia, dopo Bologna ufficializzato il 18 marzo – per limitare ancora di più la diffusione del Covid-19. Parte dall’idea degli operatori locali già deputati alla esecuzione dei tamponi a domicilio a garanzia della sorveglianza sanitaria dell’epidemia sul territorio Fabrianese, tempestivamente sposata dalle autorità sanitarie, in progetto, già da questa mattina, 19 marzo, operativo in città, di effettuare i tamponi anche in auto, nel proprio mezzo. L’obiettivo è quello di garantire livelli maggiori di efficienza del servizio e un’estensione delle potenziali capacità di eseguire tamponi in sicurezza.
I protagonisti
“Questa modalità di esecuzione di tamponi – dice l’infermiera Cinzia Ferretti, coordinatrice dell’assistenza infermieristica domiciliare, incaricata di eseguirli a domicilio dei malati sospetti fin dall’inizio della diffusione della malattia da Coronavirus – permetterà di risparmiare soprattutto tempo di lavoro da dedicare alla consuete attività di coordinamento degli infermieri coinvolti nelle abituali attività di assistenza domiciliare. Poi permetterà di ridurrà l’uso dei preziosi dispositivi di protezione di cui ci viene sempre più richiesto un uso parsimonioso nel rispetto della nostra sicurezza. Se dovessimo arrivare a fare i 30 tamponi previsti nella giornata di oggi, ad esempio, risparmieremo 27 kit di dispositivi ad alta protezione individuale utilizzandone solo 3, che potranno essere utilizzati in settori dell’assistenza sanitaria dove ce ne è più bisogno. Non solo. Questa originale modalità di esecuzione dei tamponi renderà possibile dedicarci al nostro lavoro a domicilio rivolto alle fasce più fragili della popolazione.”
Il paziente
Il paziente giungerà sul luogo concordato con il proprio mezzo di trasporto dove è previsto l’allestimento delle postazioni di esecuzione del tampone in momenti prestabiliti dal Servizio di Igiene e Prevenzione. Qui il paziente effettuerà la sosta del veicolo e seguendo le indicazioni dell’operatore infermiere, eseguirà il tampone sul sedile della propria auto. Poi tornerà a casa in attesa dell’esito che verrà comunicato il giorno dopo. Il progetto prevede anche di avvisare la polizia locale che in quel giorno e in quell’ora, quel determinato soggetto uscirà di casa per eseguire il tampone per accertare o meno il Covid-19. Tramite servizio di taxi sanitario, nella stessa giornata, il tampone raggiungerà il laboratorio centralizzato per l’analisi, il cui esito sarà comunicato al paziente generalmente all’indomani dal personale preposto.
La caposala
“Il tutto – aggiunge la caposala, Cinzia Ferretti – nel rispetto delle massime garanzie di sicurezza nell’esecuzione per l’operatore per tutte le procedure, ivi compresi il trasporto e conservazione del materiale della postazione e lo smaltimento dei rifiuti ad alto rischio. Se normalmente ogni addetto avrebbe bisogno di 15 minuti solo per la vestizione e svestizione e per la preparazione del materiale necessario al tampone, se moltiplichiamo questo tempo per 10-14 tamponi per infermiere e ci aggiungiamo i tempi per raggiungere le singole località, si capisce quanto questo sia impattante sulle nostre risorse di tempo di lavoro. Il tampone a bordo dell’auto consente di usare un solo dispositivo di protezione individuale che va indossato dall’inizio alla fine dei tempi di apertura della postazione.
Il primario Onesta
In tutto questo è stata fondamentale la collaborazione del Dottor Maicol Onesta, primario del reparto di Medicina Interna dell’Ospedale Profili. “Con il dotto Onesta – Conclude Ferretti – vi è da anni una preziosa collaborazione professionale, per il suo contributo nell’ideazione e nell’appoggio alla presentazione del progetto che è nato realmente in una notte, in una delle tante che gli operatori sanitari dedicano con orgoglio alla salute dei cittadini in questo delicato periodo. Un ringraziamento anche alla dottoressa Giuseppina Masotti, primario di Distretto e al sindaco, Gabriele Santarelli”.