VIE CONFUSIONARIE? “CAMBIARE E’ POSSIBILE”. UNA PROPOSTA: VIA GALASSI

di Marco Antonini

Fabriano – Cambiare via? È possibile. Potrebbe essere dedicata al’imprenditore Abramo Galassi, fondatore della Faber. Potrebbe essere l’unica soluzione per evitare errori di spedizioni o che il medico fiscale dell’Inps arrivi, per un accertamento, in via Fontenuova di Marischio invece che in via “Fonte Nuova” di Fabriano e a rimetterci è la povera malata a cui l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale toglie lo stipendio perché non trovata a casa nell’orario di cui dovrebbe starci in attesa di controllo. Dopo il caso di Rosita Minelli, la fabrianese di 38 anni che vive nel centro di Fabriano (mentre l’Inps l’ha cercata invano nella popolosa frazione, tanto da lasciarle il foglietto nella cassetta della posta per avvertirla del passaggio), l’Amministrazione comunale è pronta ad intervenire nel caso in cui i residenti di una delle vie dove si registrano criticità nella consegna della posta. Ad un patto: devono essere tutti d’accordo. “Se i residenti sono favorevoli – dice il sindaco, Gabriele Santarelli – possiamo avviare l’iter per il cambio di via. Gli abitanti, però, dovranno aggiornare gli indirizzi in maniera autonoma. I nostri uffici pensano alle utenze, il resto spetta ad ogni singolo residente che dovrà farsi carico della modifica”.

Un’operazione non sempre facile e veloce perché bisognerà comunicare la nuova via all’Asur, alla propria banca, modificare l’indirizzo nelle varie app sul cellulare per l’acquisto online, solo per fare alcuni esempi. Recentemente c’è stato anche il caso di una piccola via situata non lontano dalla zona della Serraloggia di Fabriano che da “via Argignano-Bassano” è diventata “via Fossi di Burano”. Cambiare via, quindi, è possibile. Da assegnare c’è via Abramo Galassi, storico fondatore fabrianese della ditta Faber Plast deceduto nel 2012. Non sono solo i residenti (pochi) della via Fonte Nuova di Fabriano a protestare per i pasticci tra consegna della posta e arrivo dei controlli a casa, come nel caso di Rosita Minelli, da parte dell’Inps. Anche a Marischio molti lamentano la confusione dei postini nel dover consegnare la posta nella via “Fontenuova”, parola che si scrive tutta attaccata con vicino anche il nome della frazione. Dettaglio, però, che molti dimenticano e ad andare in tilt è la consegna della posta.