FABRIANO, “ANDARE A SCUOLA CON IL PULLMAN? UN’ODISSEA”

di Marco Antonini

Fabriano – “Autorizzate questa benedetta fermata perché così non si può andare avanti”. Lo sfogo è di Marzia Mazzolani mamma residente sulla strada provinciale arceviese, quella che collega Sassoferrato da Fabriano. La donna e i suoi due figli piccoli vivono un’odissea nonostante paghi puntualmente un doppio abbonamento per una spesa annua di trasporto pubblico di 420 euro. “Nessuno si prende la responsabilità di autorizzare una fermata nei pressi di casa mia, non lontano da Marenella, sebbene i vari autobus (della ditta Vitali e della Contram) ci passano continuamente difronte. Ho sollevato nei vari anni questo disagio – dichiara – agli enti competenti, senza aver trovato ancora una soluzione per il mio caso”. Quando inizia a lavorare alle 7 del mattino, infatti, è costretta a lasciare i figli in giro per la provinciale alle ore 6,45 (quando in inverno è completamente buio), “previa comunicazione al responsabile della Contram, che fino ad oggi è stata l’unica persona gentile e disponibile, il quale avvisava l’autista di turno la sera prima, per fargli prelevare i ragazzi minori”.

La prima fermata autorizzata è nel bivio di Marenella che dista circa 1 chilometro da casa mia, ma mandare a piedi due ragazzi sulla provinciale è molto pericoloso, sia per mancanza di adeguato spazio fuori della carreggiata, sia per la scarsa visibilità perchè mancante di illuminazione, sia per il non rispetto dei limiti di velocità da parte dei veicoli. “Devo per forza accompagnarli io ogni volta con la macchina, ma se io non potessi, perché devo organizzarmi diversamente, non mi spetta un diritto da cittadina? Oppure semplicemente se non avessi la macchina che dovrei fare? Mi sembra una cosa preistorica” denuncia la donna. Lungo la zona, tra Sassoferrato e Fabriano “hanno autorizzato fermate molto più pericolose, una a ridosso di una curva, nei pressi dell’ufficio postale di Melano, un’altra difronte l’ingresso di un agriturismo – conclude – ma davanti casa mia sembra un’impresa impossibile, eppure ci sarebbe la possibilità di autorizzarla a circa 20 metri visto che c’è lo spazio sufficiente per l’arresto e lo spiazzo per la fermata sia all’andata che al ritorno”. L’auspicio è che gli organi competenti, Comune, Provincia e Regione Marche, facciano qualcosa. Anche se in questa zona i bambini residenti sono pochi hanno diritto ad andare a scuola senza rischi e a non fare troppa strada per prendere il pullman. Considerando la folle velocità nella tratta in questione, sia di auto che camion, è urgente trovare una soluzione per questi due bambini che già si alzano troppo presto per andare a scuola.