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NELLE MENSE DI FABRIANO SCOMPARE IL COSTO FISSO DI 40 EURO AL MESE

di Marco Antonini

Fabriano – Da quest’anno chi frequenta la mensa non deve pagare il fisso di 40 euro al mese, ma solo i pasti consumati. E’ la novità annunciata dal sindaco di Fabriano che riguarda gli alunni che pranzano nelle mense comunali nelle scuole della città e delle frazioni. “Sembrava impossibile, era una richiesta che veniva avanzata ormai da anni. Abbiamo preso in mano tutta la documentazione sui costi del servizio e sui numeri degli utenti – dice – e abbiamo tolto il costo che doveva essere pagato anche nei mesi in cui la scuola rimane chiusa per diversi giorni (dicembre, gennaio, aprile) o quando i bambini si ammalano perdendo diversi giorni di scuola e quindi di mensa”. Per il prossimo anno, poi, l’Amministrazione comunale sta studiando l’ipotesi di diminuire il costo dei pasti per i bambini delle materne che, chiaramente, consumano meno di quelli delle primarie. La decisione è stata accolta positivamente dalle famiglie degli alunni anche se c’è chi chiede una diminuzione del costo di ogni singolo pasto. Per adesso scompare il costo fisso: si paga solo per i pasti effettivamente consumati per avere un calcolo più equo della quota mensile, una riduzione per i redditi più bassi e per le famiglie numerose cercando di avere un possibile aumento degli iscritti al servizio. Non si paga più la quota fissa e il pagamento avviene solo in base ai pasti effettivamente consumati. E’ prevista una nuova suddivisione in fasce di reddito e diminuisce drasticamente il costo per il pasto del secondo figlio. Ogni pasto costa all’Amministrazione circa 5,70 euro e in media gli incassi coprono il 70% del costo totale del servizio. Negli ultimi anni si è assistito a un generale calo dell’utenza anche per via della crisi economica che dura da oltre dieci anni e che ha indotto le famiglie a risparmiare su tutto. Sono tanti quelli che, da tempo, non pagano le rate della mensa nonostante l’invio regolare del bollettino e non è detto che tutti questi furbetti siano disoccupati o in difficoltà economica.

Menù bio

L’altra novità dal mondo mensa riguarda l’inserimento di prodotti biologici a chilometro zero: pasta, stracchino, olio e altro ancora. “Sono prodotti più costosi – dichiara Santarelli – ma che daranno una qualità ancora più alta ai cibi preparati dalle cuoche senza alcun aumento delle tariffe. L’attenzione per l’alimentazione dei nostri bambini non è mai troppa e vogliamo che i genitori siano contenti di lasciare i propri figli a mensa sapendo che ce ne prendiamo cura come se fossero a casa”. A breve verranno anche presentati altri progetti sull’importanza della corretta alimentazione, già dalla scuola dell’infanzia.