BARRIERE ARCHITETTONICHE IN CITTA’, IL PUNTO DI SVEGLIA FABRIANESI

Un importante lavoro svolto dal Comitato Sveglia Fabrianesi che focalizza l’attenzione sul problema delle barriere architettoniche presenti in città, ma anche nelle frazioni. Il comitato cittadino ha raccolto testimonianze e documentazioni fotografiche, nella speranza di sensibilizzare la Pubblica Amministrazione su questa problematica che da anni rende sempre più difficile la vita e la mobilità dei concittadini disabili e portatori di handicap.

Dai vostri sopralluoghi effettuati in città, a che punto siamo con l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle vie e spazi cittadini?

La situazione che ci si è presentata la definiremmo assai imbarazzante. Abbiamo riscontrato moltissime criticità che a nostro parere non sono mai state affrontate, a partire dagli attraversamenti pedonali che si presentano per circa il 95% impraticabili da carrozzine e ausili simili. Segnaliamo situazioni di assenza totale di scivoli per le carrozzine e situazioni farsesche, come lo scivolo da una parte e un gradino di 20 cm dall’altra (foto 1) oppure attraversamenti pedonali che terminano in mezzo alla strada e assurdità di questo tipo, soprattutto in corrispondenza dell’ospedale e della stazione. Passando agli stalli riservati, la situazione non migliora, anzi! Abbiamo constatato che, se in alcuni casi si sono rifatte le strisce, poi manca la segnaletica verticale, questo sempre in luoghi nevralgici come ad esempio presso la piscina comunale. Alcuni stalli sono stati soppressi e precisamente uno all’intersezione tra via Balbo e via Mamiani, dove addirittura si è preferito sostituire lo stallo per i disabili con quello di carico e scarico merci, peraltro di assai improbabile utilizzo, considerate le dimensioni e la posizione. L’altro stallo soppresso si trova in Piazza Altini, solo per fare alcuni esempi.

Secondo voi Fabriano è una città vivibile per i disabili riguardo in particolare questo aspetto della viabilità cittadina?

Dal punto di vista della vivibilità della città a nostro giudizio siamo all’età della pietra, in quanto ci troviamo di fronte non solo a barriere architettoniche naturali, dettate dalla morfologia del luogo, ma molto più spesso di fronte a veri e propri ostacoli posizionati dall’uomo. Un caso ultimo in ordine di tempo è quello di un paletto posto all’ingresso di un vicolo di via Balbo che impedisce una decente mobilità a due famiglie che hanno criticità in casa. La cosa ha fatto scalpore sui social, in quel frangente si era chiesta la sostituzione dello stesso con un paletto rimovibile, rimasta inascoltata dall’Amministrazione che ha impropriamente posato il paletto. Inoltre le plance elettorali sono rimaste posizionate per oltre tre mesi, invadendo i marciapiedi e rendendoli impraticabili non solo alle carrozzine ma anche ad una sicura deambulazione.

Riguardo la situazione dei marciapiedi?

I marciapiedi sono pieni di buche lasciate degli alberi abbattuti nel tempo, mai ripiantumati, e dalla mancanza di manutenzione che li rendono dei veri e propri percorsi ad ostacoli con aiuole che si trovano al centro del marciapiede (foto 2), marciapiedi che terminano in una giungla di paletti di cartelli stradali (foto 3), senza contare l’improbabile posizione delle centraline di ricarica delle auto elettriche, vedi piazzale Matteotti. Per non parlare delle strade principali del centro storico, una vera e propria trappola in cui regna il degrado, insomma una situazione indegna di una città civile.

In quali punti focali della città avete evidenziato altre importanti criticità?

Praticamente in tutto il centro storico, ma anche nella prima periferia. I problemi sono svariati e gravi ovunque, siamo andati a fare sopralluoghi anche nelle frazioni e la situazione non cambia. Pochissimi o addirittura assenti i parcheggi riservati, nulli gli scivoli sui marciapiedi. Gravi carenze le abbiamo riscontrate nei pressi e dentro i cimiteri, che in alcuni casi risultano addirittura inaccessibili a causa di scalinate all’interno e gradini agli ingressi. La situazione migliora nei locali della Pubblica Amministrazione, dove si è ricostruito con un occhio di riguardo, anche perché le normative imponevano una determinata condotta. Persistono inoltre alcune criticità di accesso in locali commerciali, soprattutto quelli di più antica costruzione.

Nella vostra indagine avete raccolto testimonianze da parte di persone portatrici di handicap o familiari degli stessi? Quali sono le problematiche che hanno sollevato e che necessitano di un intervento nell’immediato?

Abbiamo raccolto testimonianze dirette confrontandoci per strada con conoscenti e amici, abbiamo raccolto testimonianze sulle pagine social, sempre molto utili per questo tipo di denunce, abbiamo constatato personalmente, in alcuni casi, le difficoltà che descrivevano. Riguardo le problematiche diciamo che reclamano molto umilmente la possibilità di vivere la loro città, di potersi spostare, non pretendendo la perfezione, ma decentemente e in sicurezza, di essere semplicemente considerati. Bisogna intervenire nell’immediato all’adeguamento dei marciapiedi, soprattutto in corrispondenza dei punti nevralgici quali ospedale, cimiteri, edifici pubblici e scuole, fornendoli di scivoli. E’ necessario eliminare tutta quella selva di pali segnaletici che invadono i marciapiedi stessi, le aiuole sui marciapiedi che costituiscono un vero e proprio ostacolo, aggiornare l’intero decoro urbano partendo dalle strade e marciapiedi, rendere ancora più fruibili i luoghi pubblici migliorando quello che già c’è. Si devono aumentare e non diminuire gli stalli riservati e renderli visibili. Paradossalmente a Fabriano un disabile deve ancora pagare se parcheggia in striscia blu, nel caso lo stallo ad esso dedicato sia occupato, questo lo riteniamo indegno e di semplicissima risoluzione. Basterebbe pensare che tutti noi siamo dei potenziali “diversamente abili” e ragionare di conseguenza su cosa vorremmo per noi, i soldi oggi ci sono, basterebbe non sprecarli in stupidaggini e indirizzari intelligentemente verso il benessere collettivo e non in meandri clientelari o di visibilità.

Negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi sulle barriere architettoniche presenti a Fabriano, alcuni in collaborazioni con istituti scolastici cittadini, supportati anche da documentazioni fotografiche e video. In questi studi è stata redatta anche una mappatura, che fine hanno fatto questi lavori svolti? Hanno avuto seguito?

Conosciamo i due lavori svolti dagli istituti scolastici, che riteniamo anche assai interessanti. In questi anni sono comparsi anche video politici che evidenziavano lo stato di cose, sappiamo che è stata redatta una mappatura, che fine ha fatto tutto ciò?? Dal nostro punto di vista, visto anche il peggioramento della situazione generale, riteniamo che come gran parte dei documenti propagandistici sia stato dimenticato anzi, ancor peggio, sfruttato a scopo di riscuotere consensi e poi buttato a Ramengo. Nulla è stato fatto ad oggi, nulla è in programma a leggere le documentazioni ufficiali. In noi resta il disgusto provocato dall’assistere allo sfruttamento di queste problematiche sociali, di una gravità assoluta e che coinvolgono individui e intere famiglie, al solo scopo propagandistico per poi dimenticarsene, facendo finta che tutto ciò non esista, che non sia un loro problema. Noi come Comitato siamo da sempre molto attenti al sociale, abbiamo un guerriero in Piero Balducci, sempre sul pezzo, ci rammarichiamo di avere molti limiti di intervento se non quello dell’ascolto, dell’attenzione a ciò che ci circonda e della denuncia, troppo spesso inascoltata. A tal proposito stiamo predisponendo un documento da protocollare presso il Comune, sperando che venga fatto proprio da qualcuno per una discussione in Consiglio Comunale, anche se le speranze sono molto, ma molto poche.

Gigliola Marinelli