REVOCA INCENTIVI WHIRLPOOL, L’AZIENDA: “MAI DISDETTO ACCORDO”

Roma – Revoca degli incentivi alla Whirlpool per 15 milioni di euro. Questa la volontà annunciata ieri del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a seguito della decisione della multinazionale americana di chiudere lo stabilimento di Napoli, dove lavorano 420 operai. Una decisione che potrebbe avere riflessi anche su Fabriano, sia per Melano che per la sede centrale impiegatizia. Pronta replica della multinazionale americana. oggi, 12 giugno alle ore 17, è in calendario un incontro al Mise, alla presenza di Di Maio, i vertici della Whirlpool, le parti sociali. Nelle intenzioni del Vicepremier, la multinazionale americana dovrà presentarsi con un piano alternativo per Napoli e la certezza che l’accordo sottoscritto il 25 ottobre 2018, venga rispettato in tutta la sua interezza. Ieri l’annuncio (leggi qui) di Sergio Romagnoli e Patrizia Terzoni. 

La replica di Whirlpool

La multinazionale americana ribadisce la centralità dell’Italia nei propri programmi. “Con rammarico prendiamo atto della dichiarazione rilasciata dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l’azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell’accordo siglato. In linea con il Piano Industriale firmato lo scorso ottobre – si legge in una nota Whirlpool – l’azienda non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito. Whirlpool Emea riconferma la centralità dell’Italia e la volontà di continuare a lavorare con tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione condivisa. Nel corso dell’incontro al Ministero previsto per oggi ci auspichiamo di poter iniziare il percorso con le istituzioni presenti e le organizzazioni sindacali volto a risolvere la vertenza”.

Marco Antonini