“LA LEGA SI SERVE”, IL PUNTO DI LUIGI ARGALIA DOPO LE ELEZIONI

Dopo il successo elettorale del 26 maggio scorso, abbiamo incontrato Luigi Argalia del Coordinamento cittadino Lega-Salvini Premier, per capire quali saranno gli sviluppi futuri e le ripercussioni sul territorio a seguito di questo importante risultato raggiunto e, soprattutto, i programmi e le priorità del Coordinamento cittadino per Fabriano e la zona montana.

Argalia, partiamo subito dai numeri. Sono 4.875 i voti della Lega a Fabriano, pari al 35,51%, avete pertanto raccolto la fiducia dell’elettorato fabrianese, in linea con quanto accaduto nelle Marche e nel Paese intero. Da questi risultati si parte per un “nuovo” cambiamento?

Il risultato ottenuto premia, prima di tutto, il grande lavoro del nostro Segretario Federale e Ministro degli Interni Matteo Salvini, a cui va il nostro ringraziamento. Per quanto ci riguarda, sappiamo bene che questo grande consenso andrà consolidato e per farlo continueremo a stare in mezzo alla gente, tutta, ascoltando e, nel limite del possibile, aiutando a risolvere i problemi. Non promettiamo miracoli, ma impegno e concretezza.

Analizzando i risultati del voto, secondo voi perché gli italiani (ed anche i fabrianesi) hanno scelto la Lega, abbandonando nel giro di poco tempo così massicciamente il progetto della “semplice rivoluzione” proposta dal Movimento Cinque Stelle?

Gli italiani, e anche i fabrianesi, hanno scelto la politica del fare cose semplici e immediate, la politica del buonsenso. Controllo dell’immigrazione, sicurezza, investimenti in opere pubbliche, riduzione delle tasse. La politica dei no e dell’assistenzialismo è solo una “semplice involuzione”. La gente cerca risposte oggi e pensa a domani, se prima non risolvi questi problemi è inutile pensare di pianificare il futuro.

A livello locale, nei comuni dove si è votato per il rinnovo delle amministrazioni, è emerso un dato interessante. Come spiegate la differenza tra i voti massicci da voi ricevuti per le europee e le minori preferenze che non vi hanno permesso di eleggere un vostro sindaco, come nel caso ad esempio del Comune di Sassoferrato?

Ad oggi (ci sono ancora da svolgere i ballottaggi), la Lega ha eletto nelle Marche circa 100 consiglieri, 5 sindaci Lega e 7 sindaci molto vicini. Nel nostro comprensorio siamo presenti da poco, eppure abbiamo partecipato attivamente all’elezione del nuovo sindaco di Genga. A Sassoferrato, considerando che era la prima volta che ci presentavamo, il gruppo ha ottenuto un risultato straordinario, frutto di un grande lavoro. Nelle nostre zone paghiamo ancora la mancanza di un partito strutturato, ci stiamo lavorando, e la presenza di lobby che prevaricano il progetto politico.

Si riparte quindi con un programma intenso per la città ed il comprensorio. Quali sono oggi le vostre priorità per Fabriano e le emergenze a cui far fronte nell’immediato?

Il lavoro, la sanità, le infrastrutture e il sociale sono le nostre priorità. Dobbiamo combattere una disoccupazione che ha raggiunto livelli inaccettabili. Senza una rinnovata politica industriale, declinata a livello locale, non si uscirà dalla crisi. Vorremmo che Fabriano diventasse la città guida del territorio montano per quanto riguarda i servizi e la sanità. Vigileremo affinché vengano rispettati gli impegni sul completamento della SS76. Per il sociale ci sono numeri della Caritas e altre associazioni che fanno paura, in rapporto agli abitanti. Abbiamo dei progetti e delle proposte che a breve, durante gli incontri pubblici, proporremo alla cittadinanza. Su queste proposte siamo pronti al confronto con tutti i soggetti interessati.

In questi anni molti fantasmi, pregiudizi e critiche hanno tentato di offuscare il vostro lavoro, anche a livello locale. Come intendete rispondere a tutto questo alla luce del successo elettorale del 26 maggio?

Se ripenso a quando abbiamo iniziato questa avventura mi viene da sorridere. Eravamo in pochi volenterosi, con grande entusiasmo e voglia di fare. Con coraggio ci siamo esposti ad insulti e attacchi personali, anche pesanti. In molti non ci hanno preso sul serio, noi ci credevamo allora ed eravamo allo 0,44% e ne siamo più convinti ora. Mai una volta abbiamo ricevuto rilievi o critiche nel merito, i nostri avversari evocano solo fantasmi di un passato lontano che non tornerà più, perché non trovano argomenti per contrastare le nostre proposte. Ora il vento è cambiato e quei pochi ricevono complimenti, in tanti si avvicinano. Noi continueremo come sempre a testa alta, convinti e aperti a tutti quelli che abbiano voglia di mettersi in gioco.

Il prossimo appuntamento elettorale, salvo sorprese, sarà l’anno venturo con le elezioni regionali. Avete progetti in mente e, soprattutto, presenterete un candidato del nostro territorio?

Fabriano e il territorio montano mancano da tempo di un rappresentante in Regione per dar voce alle istanze non più procrastinabili. Abbiamo dei progetti che esporremo, cercando di proporre una eventuale candidatura. C’è un concetto, però, che vorrei sia chiaro a tutti quelli che non conoscono il nostro partito e cioè che le eventuali candidature vengono decise e avallate da chi è deputato a decidere. Al nostro interno vige un detto: “La Lega si serve, della Lega non ci si serve”. Se si comprende questo, ci si può mettere in gioco.

Gigliola Marinelli